Un po’ di trasparenza, mannaggia la Maiella!

Il Presidente dell’Ente Parco Nazionale della Maiella Lucio Zazzara è sceso in campo con il centrodestra abruzzese, precisamente ha deciso di candidarsi con la lista “Marsilio Presidente“. L’amministrazione di un Ente pubblico, soprattutto quelli di matrice ambientale, dovrebbe garantire la massima trasparenza. Ahinoi, non è così.

La non trasparenza degli organi di indirizzo politico dell’Ente della Maiella

Il 06 febbraio 2024, in conformità all’art. 5 del D.lgs. 33/2013, il c.d. Freedom Of Information Act, ho invitato il Introdacqua (AQ), tramite accesso civico semplice, alla pubblicazione, sul sito istituzionale dell’Ente, di tutti i dati, i documenti e le informazioni obbligatorie ex lege sulla trasparenza amministrativa. Dopo il caso di Introdacqua (approfondimento qui), anche l’Ente Parco Nazionale della Maiella veste la maglia nera della trasparenza (link portale trasparenza dell’Ente)

La trasparenza amministrativa, in queste fattispecie, ha come oggetto: i compensi di qualsiasi natura connessi all’assunzione della carica; gli importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici; i dati relativi all’assunzione di altre cariche, presso enti pubblici o privati, ed i relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti; gli altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e l’indicazione dei compensi spettanti.

Sito Amministrazione Trasparenza Ente Parco Nazionale della Maiella, sezione del Presidente Zazzara

L’8 marzo scadranno i canonici 30 giorni previsti dalla normativa sulla trasparenza per evadere l’accesso civico. Prescindendo dal termine di risposta alla richiesta di trasparenza, ci si aspetterebbe una pubblicazione celere dato che vi è un consistente ritardo nell’adempiere alla normativa prevista dal D.lgs. 33/2013. Non a caso, l’art. 14 c. 2 del medesimo Decreto recita che le Pubbliche Amministrazioni, e quindi anche Introdacqua, devono pubblicare i dati sulla trasparenza entro tre mesi dalla elezione, dalla nomina o dal conferimento dell’incarico e per i tre anni successivi dalla cessazione del mandato o dell’incarico dei soggetti.

L’inadempimento degli obblighi sulla trasparenza potrebbe comportare sia una valutazione negativa sull’operato dirigenziale (con le relative sanzioni), sia una causa per responsabilità per danni all’immagine dell’amministrazione. Non solo, ai sensi dell’art. 5.2 della Circolare n. 2/2017 del Ministero per la Semplificazione, incombe sul Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza l’obbligo di segnalare i casi di inosservanza del termine, in relazione alla gravità ed alla reiterazione dei medesimi, sia all’Ufficio di Disciplina che al vertice dell’Amministrazione e agli organi cui compete la valutazione della dirigenza e delle performance individuali.

Dalla presidenza dell’Ente della Maiella alla candidatura della coalizione anti-Borsacchio

Nel cuore della notte, con un tratto di penna, la maggioranza di centrodestra del Consiglio Regionale della regione Abruzzo ha cancellato il 98% dell’area della Riserva del Borsacchio (approfondimento qui).

La vergogna si è consumata attraverso l’emendamento n. 5 alla legge di stabilità 2024 dellala Regione Abruzzo ha tagliato drasticamente l’area della Riserva naturale del Borsacchio, che passa così da 1.100 a 25 ettari. A proporre l’emendamento sono stati i consiglieri Emiliano Di Matteo (Forza Italia), Mauro Febbo (Forza Italia), Simona Cardinale (Lega), Federica Rompicapo (Lega) e Umberto D’Annuntiis (Fratelli d’Italia).

Mappa del taglio della Riserva del Borsacchio

Il costituzionalista Enzo Di Salvatore critica aspramente il taglio della Riserva del Borsacchio scrivendo che “una riduzione dell’area della Riserva implica che occorra necessariamente redigere un nuovo Piano di assetto naturalistico (PAN) e questo non avviene a costo zero. Da questo punto di vista, pertanto, la legge regionale viola anche l’art. 81 della Costituzione, ove si dice che «ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per farvi fronte” (approfondimento qui).

Appoggiare politicamente la compagine del centrodestra abruzzese non rappresenta vicinanza alle vertenze ambientali in atto. Ancora di più dopo le parole ambigue di Marsilio sulla transizione ecologica e sulla Vicenza Snam di Sulmona. Lucio Zazzara lo dovrebbe sapere. Gli organi di indirizzo politico di un Ente come un parco nazionale dovrebbero essere scelti tramite elezione diretta, in modo da mostrare sin da subito la “veste” partitica dell’aspirante Presidente. Altrimenti, vincolare chi ricopre la carica di presidente a non potersi candidare nel mentre del mandato politico presso l’ente. Attualmente, le storture e le incoerente del sistema rappresentativo dei Parchi sono sotto gli occhi di tutti.

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