Ieri pomeriggio, 2 settembre, i cittadini peligni hanno incontrato l’Assessore Carlo Ciufelli, con delega alla cultura, per cercare una soluzione all’annosa questione della mancanza di un luogo di studio consono nella città di Sulmona (approfondimento qui).
La delegazione di attivisti ha esposto all’Assessore la cronistoria della spoliazione, nella Città di Carlo Tresca, dei servizi pubblici destinati all’aggregazione culturale. Una storia che si può sintetizzare così: chiusa la sede storica dell’APC (Palazzo Portoghesi), il servizio bibliotecario è ai minimi termini a Sulmona. In particolare, la cittadinanza lamenta un orario di apertura al pubblico molto ridotto, per lo più la mattina, che non è adatto alle esigenze dei liceali e degli universitari.
I ragazzi e le ragazze delle scuole superiori frequentano la mattina le lezioni scolastiche e il pomeriggio non possono recarsi all’APC perché quasi sempre chiusa. Gli iscritti e le iscritte all’università hanno una mole di studio che non può essere soddisfatta con gli attuali orari della biblioteca Giuseppe Capograssi.
L’Assessore Ciufelli afferma di “stendere un tappeto rosso a chi studia e legge” e ha in mente più soluzioni sull’apertura di un’aula studio temporanea a Sulmona. Lo scopo ultimo è di garantire l’orario continuativo di apertura 8:00-19:00 dal lunedì al venerdi. Nel frattempo, l’Assessore vorrebbe trasformare la temporaneità dell’Aula studio in qualcosa di più strutturato e duraturo nel tempo.
Nelle prossime settimane ci sarà un altro incontro con il Dott. Ciufelli dove verranno sviscerate le diverse scelte politico-amministrative da intraprendere. Siamo soddisfatti di essere stati ricevuti da un Assessore alla cultura dopo 7 anni di lunghe lotte sociali sul tema della biblioteca pubblica. Nello stesso tempo, questo primo passo non disseta la nostra battaglia sempre pronta ad “esplodere“.