Un indennizzo economico per i commercianti di Piazza Garibaldi di Sulmona?

La determina del comune di Sulmona che stanzia 20.000 € di soldi pubblici in favore dell’Associazione Giostra Cavalleresca è stata pubblicata da pochi giorni. Un contributo economico vitale per una delle manifestazioni storico-culturali più importanti della regione Abruzzo. Come essenziali sembrerebbero le entrate, mancate, dei commercianti di Piazza Garibaldi di Sulmona.

Una proposta per riappacificare le diverse istanze sociali presenti a Sulmona

Ogni estate, una palpabile tensione tra i pro-giostra e le attività imprenditoriali della Piazza invade Sulmona. In sostanza: i primi affermano che la Giostra debba diventare il volano turistico della Città; i secondi, invece, sostengono che l’allestimento del campo della gara cavalleresca (fatto con la sabbia) in Piazza porti dei disagi al commercio e quindi perdite economiche.

La rottura tra le diverse istanze sociali sulmonesi dovrebbe essere sanata per il bene della Città ovidiana. In tal senso, un ruolo cruciale e propositivo lo ha, volente o nolente, l’Amministrazione sulmonese guidata dal Sindaco Gianfranco Di Piero. In che modo? Istituendo un tavolo con i commercianti di Piazza Garibaldi e verificate le eventuali perdite degli stessi.

Se effettivamente gli imprenditori patiscono delle sofferenze economiche, è bene che ricevano un equo indennizzo da parte del Comune. L’Associazione Giostra Cavalleresca è un ente privato e, ogni anno, riceve fior di quattrini dall’Ente di Sulmona. Di conseguenza, i commercianti, con le loro attività private, avrebbero diritto ad un sostegno economico pubblico. A meno che non giochi la partita dei cittadini di serie A e dei cittadini di serie B.

La Giostra Cavalleresca è in piedi anche grazie al sacrificio commerciale delle attività. Il Comune di Sulmona ha stanziato all’Associazione Giostra Cavalleresca 45.000 € nel 2023 e 38.000 € nel 2022 (approfondimento qui). La tematica più imminente da affrontare in Valle Peligna è lo spopolamento. Il Centro Abruzzo non può permettersi di perdere altre attività economiche e, pertanto, il Comune potrebbe mettere in piedi delle politiche lungimiranti che concedano dei fondi pubblici anche agli esercenti per eventuali perdite patite a causa della Giostra.

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