TOUR DELLA PACE: PIZZOLA SBANCA A ROMA

L’obiettore di coscienza sulmonese Mario Pizzola, il 17 ottobre, ha contribuito alla crescita di più di 100 giovani dei Corpi Civili di Pace durante il loro corso di formazione a Roma.

Il libro di Pizzola La Sporca Pace va a ruba tra i giovani

Il pacifista nostrano Mario Pizzola, il 17 ottobre, si è recato a Roma, su invito del CESC PROJECT, presso la struttura Il Carmelo della Caritas per tenere la formazione sulla storia e sulle pratiche dell’obiezione di coscienza. Alle lezioni hanno partecipato più di 100 giovani dei Corpi Civili di Pace.

I giovani dei Corpi civili di pace hanno un’età compresa tra i 25 e i 29 anni, sono volontari, la loro azione civile si configura come non armata, nonviolenta e sostengono gli attori locali nella prevenzione e trasformazione dei conflitti. L’obiettivo degli interventi è la promozione di una pace positiva, intesa come cessazione della violenza ma anche come affermazione di diritti umani e benessere sociale (approfondimento qui).

In sostanza, i volontari si impegnano in azioni di pace non governative nelle aree di conflitto o a rischio di conflitto o nelle aree di emergenza ambientale. L’ambientalista Pizzola è stato l’anello di congiunzione tra l’esperienza passata del’obiezione alla leva militare e la coscienza pratico-attiva dei giovani dei Corpi civili. I ragazzi e le ragazze, dall’incontro informativo, hanno acquisito ulteriori strumenti per operare, nei luoghi dei conflitti, ancora più convintamente.

Il Libro scritto da Mario Pizzola

Pizzola, molto entusiasta dell’incontro romano con i giovani volontari, afferma che “i ragazzi e le ragazze dei Corpi Civili desiderano essere utili nelle aree sviluppate del Terzo Mondo e hanno dimostrato di avere una coscienza elevata, sono stati attentissimi ad ascoltare i racconti sull’obiezione di coscienza. Non solo, intervenivano attivamente con domande per conoscere le motivazioni che mi spinsero a rifiutare il sevizio militare“.

In genere si ha l’idea che i giovani di oggi sono assenti e menefreghisti, mentre i volontari presenti a Roma hanno dimostrato il contrario. Pizzola ha concluso l’intervento formativo dicendo “Voi siete la speranza del futuro, su di voi si costruirà il mondo diverso da quello attuale“.

I giovanni hanno “assalito” i banchetti dove si vendeva i libro La Sporca Pace-La mia obiezione di coscienza. Il Libro è andato a ruba perché c’è un collegamento di intenti tra i giovani di oggi e gli obiettori di coscienza. I Corpi di Pace sono un embrione della difesa non violenta che immaginavano gli obiettori. Sul punto il pacifista nostrano sostiene che “la difesa non violenta non si può improvvisare ma dovrebbe essere preparata, i giovani andrebbero preparati sull’applicazione concreta dei metodi improntati sul pacifismo“.

La politica guerrafondaia e l’importante ruolo di Pizzola

Il Comune di Sulmona dovrebbe omaggiare la Storia scritta da Pizzola con l’obiezione di coscienza. Sul punto la Consigliera Teresa Nannarone ha proposto, all’Amministrazione Di Piero, di istituire un Premio sull’Acquedotto di Manfredi. La prima edizione del Premio molto probabilmente, sempre a detta della Nannarone, vedrebbe vincitore Pizzola per il suo impegno a favore della pace. Impegno ammirato da Ignazio Silone (approfondimento qui).

Oggi più che mai la nostra società ha bisogno di esempi come Pizzola. Il pacifista è impegnato in un tour italiano della pace che lo vedrà raccontare la sua esperienza in diverse città. Ad oggi, il Libro è stato presentato a Verona, Sulmona, Ravenna e Roma.

Pizzola presenta il suo libro in quel di Ravenna

Il CESC PROJECT sta utilizzando il libro per improntare alla non violenza le future azioni delle nuove generazione. L’Editore del libro La Sporca Pace ha riscontrato che sia uno dei testi più venduti dalla casa editrice.

La pace nel mondo non ha un futuro roseo, basti vedere la situazione palestinese e quella ucraina. Mario Pizzola ritiene che le guerre in atto vanno analizzate come due entità diverse, ovvero “se il conflitto in Palestina non si ferma subito potrebbe scoppiare un “incendio” non domabile, invece le atrocità della guerra ucraina sono abbastanza limitati ai confini europei. La catastrofe nucleare è dietro l’angolo, dato che Israele possiede armi atomiche e il passaggio da una guerra tradizione a quella nucleare è molto breve“.

Pizzola a Verona

Il contributo di Pizzola è quello di sviluppare una coscientizzazione attraverso il suo libro affinché si mettano in atto azioni di disobbedienza civile e di protesta contro i Governi guerrafondai. Le politiche governative non disegnano un futuro sereno, dato che sono improntate alla guerra e alla negazione del cambiamento climatico.

Oggi è il tempo di agire. Le redini della protesta è in mano alle nuove generazioni che, bramose di tecniche di non violenza, immaginano i G20 di domani c0n tanti Mario Pizzola e meno Putin.

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