Sulmona, trasporti: la politica del gambero

Sulmona la politica del gambero

Un passo avanti e due indietro. La chiusura del parcheggio di Santa Chiara ha creato non pochi disagi a chi ha necessita della macchina per spostarsi di spostarsi. Per tale ragione e per aiutare i commercianti di Sulmona, l’ex assessore D’Andrea aveva messo in piedi il servizio navetta per garantire ai fragili di raggiungere il centro storico. Il servizio attualmente è interrotto, il Sindaco Di Piero non ha rinnovato il contratto al gestore.

Il gambero Sulmona su pedonalizzazione, sociale, emergenza parcheggio e ambiente

Dopo la chiusura del parcheggio di Santa Chiara, era stato istituito il mercoledì e il sabato il servizio di trasporto, con navetta, dalla località Serpentone a Piazza Garibaldi per garantire la clientela agli ambulanti e ai negozi del centro storico. Il servizio con il tempo ha assunto anche il ruolo nobile e sociale di aiuto ai fragili che non possono raggiungere con la macchina o a piedi il mercato e le attività adiacenti.

Il servizio navetta è effettuato con un mezzo comunale e gestito da una ditta esterna al costo di 5000 € per 18 viaggi. Insomma, la cifra è tutt’altro che faraoinica. Ancora di più se tale elargizione di soldi pubblici è paragonata con la spesa per la Notte Bianca di Sulmona che, come scritto nero su bianco dalla determina pubblicata nel sito istituzionale del Comune di Sulmona, è costata 14.296 € (approfondimento qui).

Un passo avanti e due indietro. Il servizio di trasporto avrebbe continuato a porre un freno alla situazione emergenziale del parcheggio di Santa chiara garantendo un flusso di persone nelle strade del centro ovidiano.

Un passo avanti e tre indietro. La navetta avrebbe potuto rappresentare la punta di diamante per affermare una volta per tutte la pedonalizzazione del centro sulmonese. E quindi assumere il ruolo di trasporto pubblico per residenti e turisti. L’immagine turistica di Sulmona avrebbe fatto il c.d. salto di qualità, dato che un conto è “fare la barba” ai turisti con le macchine e un conto è, invece, far transitare nel centro cittadino soltanto un piccolo autobus con su scritto “Comune di Sulmona”.

Un passo avanti e quattro indietro. Il quarto passo indietro è collegato con il terzo, la navetta avrebbe assicurato un minor traffico all’interno delle strade di Sulmona e quindi un passo in avanti per l’ambiente in senso lato. Inoltre, il progetto dello bike sharing (approfondimento qui) andrebbe affiancato con percorsi coerenti e incentrati sulla diminuzione dell’utilizzo quotidiano dell’automobile privata.

Un passo avanti e cinque indietro. La navetta avrebbe continuato a garantire un servizio sociale di trasporto nei confronti delle persone non automunite o che non possono guidare per le più svariate ragioni. Non a caso, il servizio era diventato un punto di riferimento per i più fragili che, forse per la prima volta nella loro vita sulmonese, si erano sentiti tutelati dall’amministrazione comunale.

Il Sindaco Di Piero ci ripensi e rinnovi il contratto ai gestori del servizio, lo gridano a gran voce i c.d. ultimi.

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