L’accesso civico generalizzato presentato il 12 gennaio al Comune di Sulmona (AQ) era finalizzato alla conoscenza delle “dinamiche amministrative in senso stretto e politico-amministrative dietro la chiusura del Centro di Educazione Ambientale “Paolo Barrasso”. Inoltre, perché non è stato più aperto, perché è stato chiuso, che fine hanno fatto le attrezzature tecnico-scientifiche ambientali e i libri della biblioteca del Centro?“ (approfondimento qui). Ad oggi, nonostante siano trascorsi 4 mesi, l’Amministrazione del Sindaco Gianfranco Di Piero persevera nella non trasparenza.
Un nuovo, ma identico nella sostanza, accesso civico è stato indirizzato all’Assessore di Sulmona Andrea Ramunno
Il 10 aprile ho protocollato un nuovo, ma identico nella sostanza, accesso civico generalizzato indirizzato ai funzionari comunali e all’Assessore con delega alla cultura Andrea Ramunno. Tra due giorni scadono, un’altra volta, i 30 giorni canonici previsti dalla normativa sulla trasparenza, dall’Amministrazione sulmonese e dagli uffici comunali ancora non perviene nessuna risposta. Le uniche certezza riguardano la spoliazione dei servizi pubblici culturali e la non trasparenza sulle richieste dei cittadini e delle cittadine (approfondimento qui).
Una “risposta” da parte della Dirigente della I Ripartizione, Avv. Maurizia Di Massa, vi è stata il 28 febbraio dopo la richiesta di Riesame sulla mancata risposta all’accesso civico, ovvero: “si riscontra la richiesta del 12.01.2024 per chiarire preliminarmente che è stata fatta richiesta alla Ditta appaltatrice incaricata della gestione dell’archivio comunale di fornire documentazione utile e disponibile concernente il Centro di Educazione Ambientale Barrasso. Con l’occasione si fornisce intanto la documentazione reperita, agli atti della Ripartizione 1 / Servizi alla Collettività, significando che nel frattempo sono intercorse tre sindacature e due periodi di gestione commissariale“.
Dalla risposta del Comune si evincono due cose: la prima, la Ditta appaltatrice della gestione dell’archivio comunale non può eludere i tempi previsti dalla normativa F.O.I.A. sul rilascio di dati, documenti e informazioni richiesti dai cittadini; la seconda, nella non risposta sono stati allegati delibere relative all’affidamento della gestione del Centro di Educazione Ambientale (CEA) Barrasso all‘Associazione Physis con sede a Sulmona.
Le attività dell’Associazione Physis al Centro di Educazione Ambientale di Sulmona
Stando ai documenti inoltrati dal Comune ovidiano, l’Associazione Physis ha gestito il CEA Barrasso fino al 2014 con una media 15 eventi annui e con una partecipazione di all’incirca 40 persone a manifestazione. Dal rendiconto delle attività organizzate dall’Associazione si legge che vi è stato un “il Centro è diventato un punto di riferimento di rilevata importanza, credibile, autentico ed innovativo. Dedicandosi a targets differenziati e diverse fasce di età (dalle donne alle persone con disagio o differenti abilità, dai bambini agli anziani) in maniera tale da coinvolgere l’intera comunità senza creare esclusione ma, al contrario, includendo“.
In sostanza, il Comune di Sulmona non ha ancora chiarito che fine hanno fatto le attrezzature tecnico-scientifiche ambientali e i libri della biblioteca del Centro. la Città è priva di un’aula studio adeguata allo studio universitario (approfondimento qui) e non può assolutamente permettersi di dissipare altro patrimonio culturale. La trasparenza e la cultura, spesso, viaggiano insieme.