Il 12 gennaio 2024 ho redatto e inoltrato al Comune di Sulmona (AQ) l’accesso civico generalizzato avente ad oggetto la chiusura del Centro di Educazione Ambientale “Paolo Barrasso”. Ad oggi, trascorsi i 30 giorni canonici previsti dalla normativa sulla trasparenza, dall’Amministrazione guidata da Di Piero e dagli uffici comunali ancora non perviene nessuna risposta. L’unica certezza è la spoliazione dei servizi pubblici culturali.
Sulmona capitale dell’opacità amministrativa e culturale
La richiesta di trasparenza presentata al Comune ovidiano è finalizzata alla conoscenza delle “dinamiche amministrative in senso stretto e politico-amministrative dietro la chiusura del Centro di Educazione Ambientale “Paolo Barrasso”. Inoltre, perché non è stato più aperto, perché è stato chiuso, che fine hanno fatto le attrezzature tecnico-scientifiche ambientali e i libri della biblioteca del Centro?“.
In altre parole, l’accesso civico generalizzato mira a fare chiarezza su un altro pezzo del puzzle sulla decadenza culturale in quel di Sulmona. Da un lato, l’Amministrazione Di Piero ha sospeso la proposta di istituire un’aula studio dedicata a Carlo Tresca (approfondimento qui). Dall’altro lato, l’unica biblioteca presente in Città è l’APC della Regione Abruzzo che, tra i tanti limiti, non garantisce orari consoni per portare avanti studi universitari e la connessione WI-FI è precaria (approfondimento qui).
Insomma, a Sulmona vi è un vuoto culturale acuito dall’opacità amministrativa sulla questione Centro di Educazione Ambientale. I cittadini e le cittadine hanno il diritto di conoscere che fine hanno fatto i libri, le riviste e gli strumenti tecnici del Centro abruzzese.
La domanda posta con l’accesso civico è coerente con quanto previsto dal “Regolamento per il Centro di Educazione Ambientale” adottato dal comune di Sulmona. Tale Regolamento all’articolo 1 dispone che “Il Centro di educazione ambientale “P. Barrasso” si propone, come struttura permanente, per la promozione di attività di educazione ambientale. In particolare il Centro ha come obiettivo fondamentale attraverso la conoscenza delle caratteristiche ambientali, naturali ed antropiche del Comprensorio Peligno e più in generale della Regione Abruzzo un’azione educativa volta a far maturare nella coscienza comune un atteggiamento responsabile nei confronti delle risorse naturali“.
L’articolo 1, per di più, prevede che le attività del Centro sono volte “all’organizzazione di archivi di documenti utili allo studio dei rapporti esistenti tra singoli organismi e comunità biologiche nell’ambiente ed in contesti antropizzati, e più in generale all’osservazione e alla comprensione dei fenomeni naturali“. I documenti e i libri dove sono? sono integri o sono lasciati ad ammuffire? (regolamento del Centro qui).
Il Riesame per chiarire l’oscurità amministrativa che avvolge il Centro di Educazione Ambientale
Di risposta alla non trasparenza comunale, chiederò, tramite lo strumento del Riesame, al Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza del Comune di Sulmona e al Sindaco Gianfranco Di Piero di pronunciarsi entro 20 giorni dalla presentazione del ricorso per ottenere il rilascio di dati, documenti e informazioni sul Centro di Educazione Ambientale.
In caso di ulteriore silenzio o di atto di diniego da parte dell’Ente sulmonese, presenterò ricorso al Difensore civico della Regione Abruzzo per ripristinare la trasparenza. Trasparenza spesso trascurata in quel di Sulmona, si pensi anche alla vicenda del bando mensa che ha scaturito l’attuale crisi amministrativa (approfondimento qui).
Il Sindaco Gianfranco Di Piero nel suo ruolo istituzionale dovrebbe assicurare la trasparenza amministrativa, in tempi celeri, attraverso gli strumenti giuridici previsti dall’art. 50 TUEL. Tale norma conferisce al Sindaco il potere di “sovrintendere al funzionamento dei servizi e degli uffici e all’esecuzione degli atti.“ Speriamo che la giunta di centrosinistra trovi il coraggio di aprirsi alla trasparenza e, di conseguenza, di mettere in piedi spazi pubblici culturali che, attualmente, non sono presenti a Sulmona (approfondimento qui).