Il centrosinistra della Città di Ovidio, dopo la disfatta della coalizione Liberamente Sulmona, pensa al futuro. Anzi, una parte della coalizione anti- gerosolimo pensa che il futuro possa trovare le sue basi nel passato chiamato Gianfranco Di Piero. Non tutti e tutte sono d’accordo, ad esempio la cittadinanza under 40, e non solo, vorrebbe un cambio radicale nei posti di comando delle istituzioni rappresentative.
Sulmona è votata al nuovo o al “vecchio”?
Una riunione tra il Movimento Cinque Stelle, il Partito Democratico, Sbic e Italia Viva avrebbe proposto, ancora una volta, la candidatura da sindaco a Gianfranco Di Piero. Il nuovo segretario del Partito Democratico di Sulmona Diego Bucci, come dichiarato al quotidiano online IlGerme, ritiene che Di Piero rappresenta “un elemento di unione e un valido amministratore“.
A stretto giro, Sinistra Italiana ha bocciato l’idea di poter portare avanti la candidatura dell’ex Sindaco e, scrivono, che “Parlare di personalismi invece che di politica non aiuta ad affrontare i problemi“. In sostanza, SI vorrebbe delle scelte condivise per fare nascere una coalizione politicamente dignitosa.
L’appello di Bucci non ha riscosso l’unanimità all’interno della compagine di centrosinistra. Il nome di Gianfranco Di Piero ha generato malumori sia all’interno del Partito democratico cittadino che del Movimento Cinque Stelle di Sulmona. Al già civico Di Piero contestano un’azione politica democristiana e i gli errori commessi durante il mandato elettorale. Dalla scelta di candidate i coniugi Di Rienzo-Proietti (“svista” confessata anche dall’ex Primo Cittadino nell’ultimo consiglio comunale), il silenzio nella vicenda della casa privata di Roncisvalle, la scomparsa dei testi e gli attrezzi del Centro di Educazione Ambientale, aver lasciato la Città senza un’aula studio, i casi delle mense e tanto altro ancora.
Certo il primo Di Piero, quello della giunta politica, ha lavorato bene proprio perché era capace di scelte politico-amministrative improntate sul mandato elettorale e quindi all’opposto della precendente maggioranza a firma Annamaria Casini. Assessori come Attilio D’Andrea e Catia Di Nisio hanno tentato di disegnare, politicamente, una Sulmona diversa. La revoca della giunta politica e la successivamente nomina della giunta “tecnica” hanno decretato la fine della progettualità targata Liberamente Sulmona.
La speranza è sempre l’ultima a morire, l’appello lanciato da due Giovani, Riccardo Verrocchi e Mike Colangelo, pone le basi per la costruzione di un senso di comunità in quel di Sulmona. I ragazzi “gridano” che “È necessario un ricambio generazionale notevole, che si serva delle migliori menti e personalità in circolazione nel territorio per tornare a ridefinire le priorità per Sulmona e per la Valle Peligna. Sono tante le persone che si sono allontanate dall’impegno politico quotidiano perché non hanno mai trovato lo spazio adeguato o perché portatrici di idee inascoltate: sarebbe interessante avviare percorsi di consultazione periodica e coinvolgimento della cittadinanza su singoli problemi specifici” (lettera aperta completa qui su Rete Abruzzo).
Effettivamente i giovani, nella giunta guidata da Di Piero, hanno trovato uno spazio non degno di nota. Andrea Ramunno, ex consigliere comunale civico e ex collaboratore di Marianna Scoccia, è stato assessore per tre mesi. Come si usa dire, le chiacchiere stanno a zero, i giovani hanno bisogno e pretendono, correttamente, di ricoprire ruoli apicali.
Cari lettori e Care lettrici, voi siete per un Di Piero bis o un Di Piero no?