Sulmona, carenza psicoterapeuti: ci sarà pure un giudice in Abruzzo

Il caso dell’inadeguata e carente assistenza psicologica che affligge i cittadini e le cittadine di Sulmona, Pratola Peligna, Raiano, Corfinio, Cocullo, Scanno, Roccaraso, Castel di Sangro,
Pescocostanzo e via dicendo. Insomma, l’Alto Sangro e la Valle Peligna rappresentano un territoro molto vasto che, dal punto di vista della tutela della salute psicologica, è lasciato “in balia delle onde” dalla Regione Abruzzo e dall’ASL Avezzano-L’Aquila-Sulmona. Le tre Consigliere della destra Regionale, Scoccia-La Porta-Rossi, quali e quanti atti di indirizzo politico-amministrativo hanno prodotto in favore della salute psicologica della Valle Peligna?

Le persone di Sulmona e del Centro Abruzzo soffrono nel silenzio della politica regionale

Entrando nel merito della questione emergenza psicologica, gli utenti che attualmente si rivolgono alla ASL in questione sono all’incirca 2300. Con un numero così consistente di pazienti ci si aspetterebbe un dispiegamento di specialisti adeguato a fronteggiare una vera e propria emergenza. Invece, nella realtà, non ci sono psicologi e psicoterapeuti all’ospedale di Sulmona, al consultorio di Sulmona e soprattutto, per la fragilità intrinseca della categoria, nel centro neuropsichiatrico infantile della Città
di Ovidio.

La situazione della Valle peligna è preoccupante a causa del post pandemia e della crisi economica che hanno aumentato notevolmente la domanda di accesso alle prestazioni psicologiche del SSN. Il quotidiano online IlGerme, evidenzia che non ci saranno sedute, appuntamenti o percorsi di terapia psicologica a Sulmona. L’ambulatorio ovidiano, con una sola dottoressa a sobbarcarsi l’intero carico di lavoro, rimarrà chiuso fino a data da destinarsi per via della scadenza del contratto di lavoro, con la specialista costretta ad andare in ferie in attesa
di avere novità sul fronte del rinnovo contrattuale.

Il Germe riporta la testimonianza di Valentina, paziente oncologica che sta seguendo un percorso di psicoterapia: “Stamattina la mia psicologa mi avvisa che l’appuntamento di questa settimana è stato cancellato, perché l’ambulatorio per il momento chiude. Avete idea di cosa significhi, di quale impatto abbia una notizia del genere per chi ha bisogno di aiuto a gestire uno stato ansioso-depressivo da stress post- traumatico, il tutto condito da insonnia grave? E se l’ambulatorio non riaprirà? E se cambierà medico? Stavo portando avanti bene il percorso. Adesso sono di nuovo bloccata perché non so se e quando potrò continuare o se dovrò ricominciare tutto da capo”.

Valentina, da cinque anni in cura, spiega che ha già dovuto pagare lo scotto del cambio dello psicologo,
quando due anni fa ci fu un lento avvicendamento tra il precedente professionista e l’attuale. Fatto attenzionato dalla Casa Di Vetro il 29 marzo 2023 e brillantemente
risolto dall’allora Difensore civico regionale Avvocato Giandonato Morra. A quanto pare, a distanza di due anni, l’ASL 1 è come il lupo: perde il pelo ma non il vizio!

La situazione vissuta da Valentina e da tutti gli altri utenti comporta la non conformità da parte dell’ASL e della regione Abruzzo al Piano Sanitario Nazionale 2006-2008, (D.P.R. 07/04/2006) e di altre normative che prevedono la continuità degli interventi descrivendo la sequenza, la motivazione precisa, l’efficacia, l’efficienza e gli esiti di salute delle prestazioni psicologiche. Paradossalmente, nel centro Abruzzo, e in violazione della su menzionata normativa, i pazienti dovranno riiniziare da capo il percorso terapeutico.

Casa Di Vetro ha informato il Difensore civico regionale sulla situazione della mancanza di psicoterapeuti a Sulmona

È necessario intervenire il prima possibile ambulatorialmente per evitare interventi più tardivi e, quindi, più invasivi e soprattutto più costosi. Qui è in ‘gioco’ il diritto alla salute sancito dall’articolo 32 della Costituzione!

Per i motivi sopra illustrati, si chiede al Difensore civico della regione Abruzzo di proporre all’ASL Avezzano-L’Aquila-Sulmona e alla Regione Abruzzo, visti i numeri dei pazienti, di implementare al più presto l’organico degli specialisti attraverso l’assunzione a tempo indeterminato (no soluzioni precarie dato che vi è un’emergenza in atto) dell’attuale psicoterapeuta con contratto scaduto e altri specialisti psicologi. Quando la politica non è in grado di intervenire sui problemi, la cittadinanza attiva prende il suo posto.

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