Rossi-Scoccia-La Porta e l’aumento del costo del trasporto pubblico a Sulmona

Il Comune di Sulmona rende noto che la Giunta Regionale d’Abruzzo, con delibera n. 374 del 26 giugno 2024, ha disposto l’adeguamento delle tariffe del trasporto pubblico locale su gomma al tasso di inflazione. Le decisioni della destra abruzzese si ripercuotono anche sulle popolazioni svantaggiate delle aree interne. E a pagarne le spese, letteralmente, sono i cittadini e le cittadine.

Mentre il Sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero cena con esponenti locali di Fratelli D’Italia, il centrodestra abruzzese aumenta il costo del trasporto pubblico locale

A partire dal 1° luglio 2024 verranno adottate le nuove tariffe autorizzate che sono di seguito elencate: biglietto verde (1,30 €); biglietto rosso (1.40 €); biglietto giornaliero (3.20 €); abbonamento mensile a vista (37.40 €); abbonamento mensile nominativo 1 linea (25,30 €); abbonamento mensile a vista intera rete (49.50 €); abbonamento mensile nominativo intera rete (35.20 €) abbonamento annuale nominativo (255,20 €); tessera di riconoscimento (2.90 €).

Il Comune specifica che i titoli di viaggio già in possesso delle rivendite autorizzate o dai Signori Utenti alla data di entrata in vigore delle nuove tariffe sono considerati validi fino al loro esaurimento.

L’aumento dei ticket del trasporto pubblico è una misura della destra abruzzese che colpisce quella fascia di popolazione con difficoltà di vario tipo. C’è chi non può permettersi un’automobile privata, ci sono gli anziani che non riescono più a guidare autonomamente, le persone sole, i malati che si recano all’ospedale e via discorrendo.

Da un lato, tali problematiche sono poco comprese da chi percepisce uno stipendio pubblico, nel ruolo di Consigliere regionale, pari a 12.000/13.000 € e può acquistare dei mega-suv (inquinanti). A questo punto, si spera che il Sindaco di Sulmona possa intercettare le reali necessità dei cittadini per poi riportarle alla triade del Consiglio della Regione Abruzzo Scoccia-Rossi-La Porta.

Sulmona non ha bisogno di un governo di salute pubblica democristiano con il partito reazionario della “gioventù meloniana“, ma di scelte politiche limpide che vadano a tutelare i diritti dei sulmonesi.

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