Le aree interessate dal progetto Enel “Pizzone II” nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise sono tra le più importanti per la tutela dell’Orso bruno marsicano. La Commissione Europea finora, solo in progetti LIFE, ha speso oltre 15 milioni di euro per tutelare l’Orso. Gli impatti del Progetto riguardano la perdita diretta di habitat, il disturbo e il rischio di investimento stradale.
Cos’è il progetto Pizzone II
Un progetto da oltre 500 milioni di euro è stato presentato al Ministero dell’Ambiente da Enel Green Power per scavare, con tanto di esplosivo, quasi 10 km di nuove gallerie nelle montagne. Sono previste nuove strade, grandi aree cantiere, nuovo elettrodotto e deforestazioni.
Altro aspetto allarmante del Progetto Enel è il deposito di centinaia di migliaia di mc di detriti nelle montagne delle Mainarde tra Alfedena, Pizzone, Montenero Val Cocchiara e Castel San Vincenzo al confine tra Abruzzo e Molise interessando in pieno sia il territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo sia le aree limitrofe della Zona di Protezione Esterna.
Nello specifico, dagli elaborati progettuali si deduce la produzione di oltre 900.000 mc di rocce da scavo, una parte consistente delle quali dovrebbe essere scaricata per sempre in alcune aree limitrofe, una addirittura all’interno del Parco.
Inoltre, l’Enel intende realizzare un sistema di pompaggio con nuova stazione elettrica da 300 MW da costruire anch’essa in sotterraneo in grandi caverne artificiali, attraverso appunto lo scavo di nuove gallerie del diametro fino a 6 metri tra i laghi artificiali di Montagna Spaccata e Castel San Vincenzo. (approfondimento elaborati progettuali qui)
Il 6 settembre si è conclusa la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e la procedura Valutazione di Incidenza Ambientale, quest’ultima svolta a causa dell’interazione tra il progetto e diversi siti protetti a livello comunitario.
Altro colpo inferto all’orso marsicano
Dalle osservazioni, alle procedure ambientali, della Stazione Ornitologica Abruzzese (SOA) si evince che “trasformare la remota e tranquilla valle Fiorita, le Mainarde in genere e un Parco nazionale in un cantiere per anni, con via vai di migliaia di camion, deforestazione di aree, una decina di aree di cantiere più quelle delle singole opere, è l’esatto opposto di quello che si deve fare per cercare di tutelare e conservare una delle specie più a rischio dell’intera Europa, per la quale sono stati spesi finora oltre 15 milioni di euro dalla Commissione Europea solo in progetti LIFE (i cui risultati non sono neanche richiamati dallo Studio di Incidenza Ambientale!)”.
Anche l’Enel sostiene che le aree interessate dal progetto sono tra le più importanti per la tutela dell’Orso bruno marsicano.
Anche il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise si è dichiarato apertamente contro il progetto Pizzone II. Il Parco nella nota del 26 settembre 2023 sostiene che l’area interessata dal Progetto Enel è sottoposta, ai sensi della legge quadro sulle aree protette n. 394/91, ad uno speciale regime di tutela allo scopo di preclude ogni ipotesi di modificazione degli habitat dei loro equilibri indispensabili per la tutela di specie minacciate di estinzione.
Infatti, coerentemente alla mission istituzionale, l’Ente Parco ha espresso parere negativo al Progetto con una nota trasmessa al Ministero dell’Ambiente e a tutti gli altri soggetti interessati.
Nasce il Coordinamento NO Pizzone II. Salviamo il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
Il Coordinamento si costituisce come entità autonoma avente l’obiettivo prioritario di contrastare il progetto di Enel Green Power per la realizzazione della mega centrale idroelettrica chiamata appunto PIZZONE II ed è composto e autorganizzato da associazioni e singoli abitanti del territorio, nonché da esperti, attivisti e cittadini di tutta Italia che si battono contro ogni opera di sfruttamento e devastazione dell’ecosistema con effetti deleteri anche sulla salute.
Gli attivisti del No Pizzone II sono duri come il diamante, dato che sono fermamente avversi alla realizzazione del progetto PIZZONE. I cittadini del Coordinamento affermano “Non siamo disposti a trattare con ENEL, né a raggiungere qualsiasi compromesso o mediazione” (pagina FB del Coordinamento qui).
Gli Ambientalisti rappresentano una controparte attiva e vigile sul territorio, come coordinamento di base delle comunità abitanti e non sono espressione di alcun tipo di interesse specifico di amministrazioni, partiti o altre organizzazioni politiche conosciute. Il coordinamento privilegia la democrazia diretta, l’orizzontalità e la partecipazione attiva dei suoi membri. Non ha rappresentanti, ma si esprime pubblicamente attraverso i suoi portavoce.
Gli attivisti del Coordinamento hanno organizzato un’assembla, molto partecipata da cittadini e cittadine, a Castel San Vincenzo. Oggi 6 ottobre saranno a Campobasso alle ore 17:30 per l’assemblea pubblica sul progetto Enel Pizzone II presso la Casa del Popolo.
Insomma, per Enel non sarà semplice smontare le argomentazioni tecnico-scientifiche del Coordinamento No Pizzone II. Da un lato, vi è una idea di progresso che mal si concilia con gli interessi ambientali delle future generazione. Dall’altro lato, ci sono tanti cittadini e tante cittadine che investono il loro tempo, gratuitamente, per tutelare l’orso marsicano e per mitizzare gli effetti del cambiamento climatico in atto.