PRATOLA PELIGNA: TARIFFA RIFIUTI E BUSTE DEI RIFIUTI DELLA DISCORDIA

Assessore Leone

Ieri 30 novembre, durante il consiglio comunale di Pratola Peligna (AQ), si è aperta un’animata discussione tra le forze di maggioranza e quelle di minoranza sull’aumento della tariffa dei rifiuti. Inoltre, la diatriba si è concreta anche sul ruolo e sui costi delle buste della monnezza. Il Comune, per 13 anni consecutivi e fino lo scorso anno, per la gestione dei rifiuti spendeva 940.000 €. Nel 2023, complice l’inflazione incidente sulla gara di appalto, il costo è aumentato ed è pari a 1.070.000 €.

La discussione tra la maggioranza e l’opposizione sulla tariffa dei rifiuti del Comune di Pratola

La giunta di Pratola Bellissima, attraverso l’assessore Leone, sostiene che la raccolta differenziata del Comune pratolano è conveniente per diverse ragioni, ovvero: le tariffe sono calmierate e i servizi sono aumentati; il pratolano paga 309 € con le buste in omaggio, rispetto la tariffa media del sud Italia che è pari a 372€ per un immobile di 100 m2 e 3 unità abitative (fonte Altroconsumo).

Leone dichiara infatti che “Questi dati sono inconfutabili e dimostrano che una elevata raccolta differenziata aiuta ad migliorare il servizio e calmierare i prezzi”. Il Comune peligno è tra i migliori comuni d’Italia per raccolta differenziata, raccolta pari all’ 83%.  Sulla base dei dati PEF (Il Piano Economico finanziario degli interventi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani) del comune di Pratola, sempre a detta della maggioranza guidata da Antonella Di Nino, l’aumento insindacabile è stato del 15,8 % in 14 anni (approfondimento qui).

Un esempio dell’aumento, della bolletta dei rifiuti, patito da un cittadino di Pratola Peligna

Sulla questione, il consigliere DEM Mattia Tedeschi non è d’accordo con la maggioranza di Pratola Bellissima e afferma “È scandaloso che l’assessore Leone affermi che in 14 anni ci sia stato un aumento del 15,8 %, perché la tariffa è lievitata il 15,8  rispetto lo scorso anno. Tanti cittadini hanno ricevuto soprese amare e aumenti consistenti che non possono essere smentite da semplici parole”.

In futuro, tutti i comuni che andranno ad appaltare il servizio dei rifiuti nei prossimi anni troveranno di fronte Area che, a sua volta, uniformerà il servizio su scala regionale e vigilerà al rispetto nei capitolati di gare ai nuovi decreti ministeriali. Non saranno più i comuni a redigere il PEF, ergo: le Amministrazioni comunali proporranno ad Agir i PEF e Agir potrà modificarli sulla base dei dati comunicati dall’appaltatore.

In altri termini, non saranno più ammesse le spese di qualunque genere che riguardano il servizio igiene urbana fuori dalla TARI, è un trucco che il Legislatore non permette più e nei prossimi anni vedremo aumenti sulla TARI notevolmente maggiori.

La diatriba sul costo delle buste della monnezza a Pratola

Passando all’argomento, dolente, delle buste della monnezza, il comune di Pratola conferisce “gratuitamente” ai cittadini, perché già conteggiate nella tari, i sacchetti dei rifiuti. La scelta politica del gruppo di Pratola Bellissima è di non svuotare ulteriormente le tasche dei cittadini con l’acquisto delle buste, poiché i contribuenti già sono vessati dal pagamento della TARI.

Entrando nei dettagli, l’Ente pratolano conferisce 3 sacchetti dell’umido settimanali nei mesi estivi e 2 sacchetti a settimana durante il resto dell’anno (distribuisce le buste in base al numero dei ritiri). Tirando le somme, una famiglia, annualmente, per l’umido utilizza all’incirca 120 buste e avrà una spesa intorno ai 12 euro (ho preso in considerazione il costo delle buste dell’umido più acquistate su amazon). A tale cifra, se sommiamo il costo delle buste per la plastica, il secco e il vetro la spesa delle famiglia lievita in modo considerevole.

Riprendendo la spesa di 309 € della famiglia pratolana con immobile di 100 m2 (vedi esempio sopra), gli 80 mila € delle buste incide il 7% (21 €) sulla TARI. In altre parole, la famiglia pratolana pagherebbe, senza i 21 € delle buste, 289 € e non come oggi 309 €. A questo punto la domanda da porsi è: è più vantaggioso comprare autonomamente le buste della monezza o delegare l’acquisto al Comune che poi carica il costo dei sacchetti direttamente sulla TARI?

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