Pratola Peligna destina pochi soldi per la rassegna del Teatro D’Andrea

Il Comune di Pratola Peligna (AQ) ha avviato una indagine di mercato per l’acquisizione di manifestazioni di interesse, con presentazione del relativo preventivo, per l’affidamento del servizio di progettazione e realizzazione di una rassegna teatrale e di servizi teatrali nel Teatro Comunale D’Andrea per le stagioni teatrali 2024-2025 e 2025-2026 (con possibilità di proroga per altre due stagioni teatrali 2026- 2027 e 2027-2028).

Pratola Peligna pubblica l’avviso per l’affidamento del Teatro

L’affidamento riguarda anche il servizio di presidio ed assistenza tecnica degli eventi organizzati dall’affidatario e/o da altri soggetti utilizzatori della struttura e avrà durata dal mese di ottobre 2024 fino al 30 giugno 2026. Inoltre, potrà essere rinnovato alla scadenza per ulteriori due stagioni teatrali.

Il corrispettivo complessivo stimato, comprensivo anche dei due anni di proroga, è di 39.800 € (dal mese di Ottobre 2024 fino a Giugno 2028). Insomma pochi soldi, ovvero scarsi 10.000 € l’anno. L’Amministrazione guidata da Antonella Di Nino poteva e potrebbe prevedere un fondo più ricco per la cultura teatrale. Quattro anni di rassegne teatrali costano meno del Cartellone estivo 2024 (approfondimento qui).

Chi si aggiudicherà il servizio provvederà alla realizzazione delle attività culturali, ricreative e di spettacolo (teatrali, musicale, ecc.) secondo la proposta progettuale presentata al Comune, garantendo la seguente programmazione minima richiesta: una stagione di prosa annuale per adulti con almeno n. 7 titoli in cartellone non ripetitivi; almeno n. 2 concerti di musica classica e di altro genere; stagione di prosa annuale per ragazzi con almeno n. 5 titoli non ripetitivi in cartellone; almeno n. 2 laboratori gratuiti e seminari di recitazione adulti e bambini con saggi finali;

L’affidatario, secondo l’Avviso comunale, si rende disponibile a modificare e ad integrare il programma degli eventi su richiesta e/o proposta da parte dell’Amministrazione Comunale e dell’Ufficio Cultura, laddove si renda necessario al fine di garantire una maggiore fruibilità del predetto programma da parte del pubblico e secondo le esigenze dell’Ente pratolano.

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