Il “padrone” non è il proprietario terriero che detta salari da fame per i lavoratori senza degnarsi di garantire le tutele del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro di riferimento. In questo caso, il lavoro gratis lo richiede la Regione Abruzzo, un ente pubblico. Il fatto di essere delle istituzioni è un aggravante, i lavori camuffati in volontariato o tirocini si ascrivono nella categoria dello sfruttamento. Ragazzi e ragazze non vi candidate, la scelta più saggia e mantenere le distanze dal lavoro non pagato.
Cosa pensano le Consigliere della maggioranza del centrodestra abruzzese Rossi, Scoccia e La Porta del lavoro a gratis?
Notte De Serpenti, Regione Abruzzo, è aperta la call per volontari automuniti di Pescara e provincia. Non solo volontari, ma anche automuniti. No, non è un mondo distopico. È un’istituzione dello Stato italiano a richiedere di lavorare gratis.
La Regione Abruzzo scrive in una nota: “La Notte dei Serpenti, uno degli eventi più attesi dell’anno, è alla ricerca di giovani volontari automuniti della provincia di Pescara per collaborare alla realizzazione del grande spettacolo che si terrà il 20 luglio prossimo. Questa è un’opportunità imperdibile per chi desidera vivere un’esperienza immersiva e formativa nel mondo dello spettacolo“.
La Regione cerca runner: supporto logistico e gestione delle commissioni; collaboratori backstage: assistenza dietro le quinte durante le prove e lo spettacolo; accompagnamento artisti: supporto e accompagnamento per gli artisti durante l’evento; catering: aiuto nella preparazione e distribuzione dei pasti per il team e gli artisti; supporto generale alla produzione: varie mansioni necessarie per il successo dell’evento. Insomma tutti lavori che, nella vita fatta di affitto e spesa al supermercato, sono lavori remunerati.
Inoltre, l’Ente abruzzese specifica che è necessario essere automuniti o possedere un motorino o qualsiasi altro mezzo di locomozione. Periodo di impegno: dal 6 al 21 luglio 2024. Le disponibilità dei volontari saranno valutate per determinare il periodo e le mansioni specifiche. Oltre a lavorare gratis, le persone devono pagare di tasca loro l’assicurazione e benzina del mezzo di trasporto privato.
A detta della Regione Abruzzo la candidatura è “Un’opportunità unica per vivere un‘esperienza totalizzante nel settore dello spettacolo e la possibilità di lavorare a stretto contatto con professionisti del settore. Un ambiente dinamico e stimolante che arricchirà il bagaglio personale e professionale di ciascuno dei partecipanti. La partecipazione è volontaria e non prevede compenso economico“.
Presidente Marco Marsilio e Maestro Enrico Melozzi, l’unica cosa che non verrà arricchita ma impoverita sono le tasche dei privati cittadini. Un evento finanziato con contributi pubblici deve, assolutamente, remunerare come da Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro i lavoratori.
È auspicabile una dichiarazione e un intervento delle Consigliere della triade di maggioranza Scoccia-Rossi-La Porta per scongiurare queste nuove forme, camuffate come volontariato, di sfruttamento. Una domanda sorge spontanea: voi consigliereste alle vostre figlie o ai vostri figli di lavorare gratis?