Il Comune di Pratola Peligna (AQ), come si desume dalle determine pubblicate sul portale trasparenza del sito istituzionale pratolano, ha attribuito contributi pubblici pari a 18.448 € per organizzare la Notte Bianca del 19 agosto 2023.
Il Comune peligno è da sempre ricco di attività commerciali situate nel centro storico cittadino e, proprio per tale ragione, eventi come la Notte Bianca sono importanti per il tessuto economico pratolano. Quindi, ben vengano le notti bianche. Nello stesso tempo, delle domande sorgono spontanee dato che sono stati elargiti dei soldi pubblici (e non pochi!) per l’organizzazione della Festa.
Innanzitutto, i commercianti hanno sponsorizzato anche con i loro soldi la Notte Bianca? E se sì, a chi hanno attribuito i loro soldi? Sarebbe interessante ricevere risposte con numeri concreti per fotografare nel modo migliore il costo complessivo della Notte Bianca. Inoltre, il dato ci aiuterebbe a comprendere se la spesa vale l’impresa. In altre parole, se l’indotto economico è stato tale da giustificare i contributi pubblici dispensati.
La Sindaca Antonella Di Nino, è pur vero, che ha incentrato quasi tutte le risorse del Cartellone estivo sulla Notte Bianca. Puntando abbastanza sull’Evento. Da un punto di vista più ampio, le scelte politico-amministrative della Di Nino hanno bilanciato i diversi interessi pubblici in gioco, optando per opere pubbliche durature nel tempo e bocciando i ricchi e fumosi Cartelloni estivi che tanto sono di moda. Un esempio è la prossima apertura dell’Area camper che produrrà un indotto economico stabile nel Comune di Pratola Peligna.
Tornando alla Notte bianca, c’è da sottolineare che un modello virtuoso di organizzazione della notte bianca è stato, anni addietro, quello nato a Pratola Peligna (AQ) attraverso l’Associazione “Spazio giovane“. Tale associazione, senza contributi pubblici, metteva su la notte bianca pratolana. Il tutto girava attorno ai contributi privati elargiti dai commercianti di Pratola e, soprattutto, all’attivismo di tanti ragazzi e ragazze che dedicavano gratuitamente tempo ed energia per la loro comunità. L’attivismo, condito dalla passione, assicura la c.d. “marcia in più” alle comunità che ne beneficiano. E come possiamo notare, anche un risparmio consistente di soldi.
In conclusione, la Sindaca Di Nino non ha puntato la sua politica sul Cartellone Estivo ma, nello stesso tempo, ha deciso di investire il tutto per tutto sulla Notte Bianca. Quest’ultima, dati alla mano, è costato forse troppo come singolo evento. Nuovi ragazzi e ragazze, organizzate in associazioni, potrebbero “arricchire” il prossimo Cartellone estivo e, come possiamo notare, farebbero risparmiare consistenti contributi pubblici.
Giacomo Faggioni
Ritengo che il principio della grande abbuffata per una sola nottata (sulla cui efficacia in termini di spesa e di coinvolgimento effettivo per tutta la nottata … ci sarebbe da discutere) per rimanere poi a digiuno nel proseguo di tutta l’estate mi sembra un principio fallimentare.
Meglio piccoli eventi continuativi tra di loro che un solo mega evento ….ad esempio organizzare dei tornei serali di pallavolo pallacanestro o calcetto tra rioni o altre esibizioni sportive o canore karaoke o danzanti scuole di ballo e fitness arti marziali scherma. coinvolgendo associazioni di ogni tipo dal collezionismo a quello artistico culturale che verrebbero gratis ma dal grandissimo richiamo di parenti amici e curiosi… insomma vivacizzare tutte le serate sarebbe di per sé un volano incredibile… tenere pieno il paese con iniziative di ogni tipo tutti i giorni dell’estate sarebbe vincente e coinvolgerebbe tutti con metà delle risorse spese per una sola notte di baldoria. Bruciata e non goduta
Provare per credere.