Dopo aver analizzato i documenti oggetto di pubblicazione obbligatoria, secondo la normativa trasparenza, delle Consigliere della Regione Abruzzo Marianna Scoccia e Antonietta La Porta, Casa Di Vetro ha visionato i dati della Consigliera abruzzese di Fratelli D’Italia Maria Assunta Rossi. Vediamo insieme gli aspetti salienti.
Sul portale trasparenza della Regione Abruzzo ancora non sono presenti quasi tutti i documenti della Rossi
È cosa buona e giusta, per i lettori, ricordare che le Leggi 515 del 1993 e 43 del 1995 prevedono che i candidati politici debbano rendicontare, entro 3 mesi, le spese della campagna elettorale.(approfondimento qui).
La Casa Di Vetro ha interpellato il Difensore Civico abruzzese sul silenzio rifiuto, non ammesso dalle norme, della Regione Abruzzo sull’accesso civico semplice sull’omessa pubblicazione dei documenti-informazioni-dati, che in base alla normativa vigente sono soggetti a pubblicazione obbligatoria. Il Difensore civico ha “sposato” la tesi della Casa Di Vetro e invitato la Regione ad adempieti agli oneri relativi alla trasparenza amministrativa. Nelle more del ricorso, la Regione ha pubblicato quasi tutti i documenti in questione.
Entrando nel merito della documentazione riguardante la Consigliera regionale Maria Assunta Rossi, sul portale trasparenza del Consiglio regionale della Regione Abruzzo non sono ancora pubblicati i seguenti documenti: le spese sostenute nella campagna elettorale; il curriculum; gli altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e l’indicazione dei compensi spettanti; le dichiarazioni di cui all’articolo 2, della legge 5 luglio 1982, n. 441, nonché le attestazioni e dichiarazioni di cui agli articoli 3 e 4 della medesima legge, come modificata dal presente decreto, limitatamente al soggetto, al coniuge non separato e ai parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi consentano.
Tali informazioni, come sancito dall’articolo 14 del Decreto Legislativo 33/2013, devono essere pubblicate, dalla Regione, obbligatoriamente entro 3 mesi dalla proclamazione elettorale. Sul punto la Rappresentante della destra meloniana si appella all’inesperienza politica, dichiarando che “essendo alla prima esperienza come Consigliera, i documenti sono stati inviati un po’ in ritardo e presto verranno resi noti sul sito della Regione Abruzzo“.
Per quanto riguarda il documento, sempre della Rossi, sulle altre cariche assunte presso enti pubblici o privati e i relativi compensi percepiti, vi è un’anomalia. In una prima pubblicazione della Regione risulta che la Consigliera di Pratola Peligna non rivesta altri incarichi.
Invece, in un altro documento pubblicato in un secondo momento (e che è andato a sostituire il primo) vi è scritto nero su bianco che la Rossi è membro del Consiglio Di Amministrazione BCC Credito Consumo e, per tale carica, percepisce un compenso lordo pari a 13.800 € l’anno. BCC CreditoConsumo è la Società nata per rispondere alle esigenze finanziarie delle famiglie clienti delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali. Progetta, sviluppa e realizza soluzioni di finanziamento personalizzate e accessibili (approfondimento qui).
La Consigliera, raggiunta telefonicamente, sostiene che “il primo documento è stato inviato ai funzionari regionali per errore“. Dall’altro canto c’è un’altra tesi sull’omessa pubblicazione (in un primo momento) della carica presso Credito Consumo, ovvero che la Società in questione non gradirebbe politici nel Consiglio Di Amministrazione e quindi preferirebbe un passo indietro della Rossi. La Consigliera della destra abruzzese, interpellata sull’argomento afferma che è “assolutamente falsa” la narrazione su eventuali malumori del Consiglio di Amministrazione della Società.
La Rossi ha fatto avere, per vie brevi, alla Casa Di Vetro il rendiconto delle spese elettorali. Rendiconto più attendibile di quello della Scoccia e La Porta
Le norme di legge dispongono che l’importo massimo di spesa per ciascun candidato di una lista circoscrizionale è fissato in 38.802,85 € incrementato di una ulteriore cifra pari al prodotto di 0,0061 € per ogni cittadino residente nella circoscrizione. In altre parole, nella circoscrizione dell’Aquila, con una popolazione di all’incirca 290.000 persone, ogni candidato non dovrebbe spendere oltre 40.000 € per la campagna elettorale
Nel documento rubricato ‘Spese elettorali‘ di Maria Assunta Rossi, relativo ai costi della campagna elettorale, vi è scritto nero su bianco i costi e i finanziatori della corsa per Palazzo dell’Emiciclo. Per quanto riguarda i costi della campagna elettorale, la Rossi ha speso all’incirca 41.000 € e ha ricevuto contributi da parte di terzi pari a 0 (zero). Sempre secondo il documento in oggetto, la Consigliera Rossi ha finanziato con 32.631 € di soldi suoi la campagna elettorale. Dal rendiconto in oggetto si evince che la Rossi ha superato di poco il tetto massimo di spesa previsto dalla legge.
Nel documento rubricato ‘Spese elettorali‘ di Antonietta La Porta, la Consigliera di Forza Italia ha dichiarato di aver speso in totale 16.600 €, ricevendo contributi da parte di terzi pari a 6.000 €. Sempre secondo il documento, la Consigliera La Porta ha finanziato con 10.600 € (suoi soldi) la sua campagna elettorale.
Nel documento sulle ‘Spese elettorali‘ di Marianna Scoccia, la Sindaca di Prezza ha verbalizzato di aver speso 10.564 € e ha ricevuto contributi da parte di terzi pari a 10.650 €. Tirando le somme, la differenza tra entrate e uscite è di 86 € in positivo. Sempre secondo il documento in oggetto, la Consigliera Scoccia ha finanziato con zero € la sua campagna elettorale.
In conclusione, sembrerebbe più attendibile il rendiconto redatto dalla Consigliera Rossi. È impensabile e quasi impossibile condurre una campagna elettorale regionale con soli 10.000 € o 16.000 €. Soltanto il costo di una singola vela pubblicitaria è sui 150 € al giorno. Cittadini e cittadine, a voi i calcoli matematici.