Oggi, 3 aprile, L’Aquila si è trasformata nel palcoscenico di una protesta popolare contro l’ennesimo attacco al potere d’acquisto dei cittadini. La giunta regionale abruzzese di centrodestra ha approvato un aumento dell’IRPEF che, lungi dall’essere un atto di equilibrio, penalizzerà in modo devastante il ceto medio: infermieri, ferrovieri, poliziotti, carabinieri e tanti altri lavoratori, veri pilastri della nostra società.
Oggi la manifestazione a L’Aquila contro la retorica del bilanciamento
Mentre la giunta e, in particolare, la vice presidente del consiglio regionale di Noi Moderati, Marianna Scoccia, insistono nel definire questa scelta una “manovra bilanciata”, la realtà è ben diversa. L’aumento delle tasse si traduce in un incremento del carico fiscale per chi già fatica a mantenere il proprio tenore di vita, andando a colpire nel segno coloro che quotidianamente sostengono il funzionamento della nostra regione. Questo provvedimento non fa che aggravare le difficoltà economiche di chi si affida a stipendi medi per arrivare a fine mese.
Il caso di Marianna Scoccia è emblematico: nonostante il crescente dissenso dei cittadini, espressamente trasmesso attraverso una valanga di commenti negativi e critiche aspre, la vice presidente continua imperterrita a etichettare l’aumento come un atto bilanciato. Una retorica che, ironicamente, suona a vuoto quando si guarda al reale impatto sui conti di chi lavora onestamente ogni giorno.
L’insistenza della Vice Presidente del consiglio regionale nel dipingere la misura sotto una luce positiva tradisce una disconnessione totale con le esigenze della gente comune, trasformando il discorso in una mera giustificazione politica priva di fondamento.
Il silenzio eloquente di Maria Assunta Rossi e Antonietta La Porta
E qui non possiamo fare a meno di notare, con un pizzico di ironia, il silenzio “dorato” delle consiglieri di maggioranza Maria Assunta Rossi e Antonietta La Porta. Arrivate nel consiglio regionale grazie alla surroga, queste figure preferiscono tacere, quasi temessero che ogni loro parola potesse scatenare la furia di Marsilio, il quale, in un batter d’occhio, potrebbe decidere di cacciare via chi osa parlare, facendo tornare in consiglio gli attuali assessori Mario Quaglieri e Roberto Santangelo.
Un silenzio che, più di mille parole, racconta una storia di timori e compromessi che non fanno altro che alimentare il malcontento popolare.
Casa Di Vetro invita, sinceramente, a non restare a guardare. Di fronte a una politica fiscale che, sotto il velo del bilanciamento, impoverisce i cittadini, oggi più che mai non possiamo restare in silenzio. La manifestazione a L’Aquila rappresenta un’occasione imprescindibile per far sentire la nostra voce e ribadire che il benessere della comunità non può essere sacrificato a favore di interessi politici e manovre di facciata.
Partecipate numerosi alla manifestazione! È il momento di scendere in piazza, di mostrare unità e di dire “basta” a politiche che penalizzano chi lavora ogni giorno per costruire un futuro migliore. La vostra presenza è fondamentale per far capire che non accetteremo misure che impoveriscono la nostra classe media e mettono a rischio la dignità dei cittadini. Uniamoci e facciamo sentire il nostro grido di protesta: la giustizia sociale merita di essere difesa, non sacrificata su un altare di retorica e compromessi. Oggi, la vostra voce può fare la differenza.
Giacomo Faggioni
Non possiamo che essere solidali opponendoci a questa brutta e inefficiente giunta regionale che ci impoverisce sempre di più e ci costringe a non curarci e nemmeno a fare un minimo di prevenzione.
In Abruzzo siamo tra gli ultimi in Italia come efficienza del SERVIZIO SANITARIO come dimostrano i dati e le ultime inchieste giornalistiche nazionali.
Manifestiamo compatti il nostro dissenso anche verso coloro che abbiamo votato, sbagliando.