L’immondizia Cogesa puzza di ipocrisia

Personale Cogesa

I cittadini e le cittadine di Pacentro e di Sulmona sono stati privati del ristoro economico annuale dovuto loro per la discarica di Noce Mattei. L’eliminazione della compensazione è una conseguenza del voto della maggioranza assembleare Cogesa civicodestra (approfondimento qui). Questo è un dato oggettivo e incontestabile. Nonostante tale assunto, l’ipocrisia delle politiche dei sindaci soci, di maggioranza, Cogesa è sotto gli occhi di tutto.

I sindaci della maggioranza assembleare civicodestra Cogesa “conferiscono” alla discarica un’immondizia che puzza di ipocrisia

Non abbiamo nessuna difficoltà, eventualmente, a sostenere il ripristino del contributo ambientale, purché le somme siano utilizzate secondo le direttive regionali destinate ai Comuni sedi di impianti per rifiuti urbani, per finalità esclusivamente inerenti al miglioramento ambientale, tutela sanitaria dei cittadini e gestione integrata dei rifiuti. E non per le spese correnti dei propri bilanci”.

Così scrivono in un comunicato dai sindaci dei Comuni di Anversa degli Abruzzi, Cocullo, Goriano Sicoli, Bugnara, Molina, Villalago, Campo di Giove, Pacentro, Prezza, Secinaro, Raiano, Roccacasale, Introdacqua, Castel di Ieri e Scanno in merito alle doglianze per la soppressione della compensazione ambientale, non più dovuti per legge.

Non è proprio così. Sul punto non lascia margini di interpretazione la Legge Regionale del 19 dicembre 2007, n. 45 “Norme per la gestione integrata dei rifiuti”. La legge prevede, all’art. 60, un “Contributo ambientale ai comuni sede di impianti per rifiuti urbani” che la Regione determina, con apposite direttive, norme e criteri generali per determinare il contributo, inteso come “ristoro ambientale”, dovuto ai Comuni sede di impianti per la gestione dei rifiuti urbani.

Sempre la norma regionale, inoltre, specifica che le modalità di ripartizione del contributo fra i Comuni confinanti effettivamente interessati dal disagio provocato dalla presenza degli impianti, tenendo conto della tipologia degli stessi, delle caratteristiche socio- economico-ambientali dei territori interessati e della quantità e natura dei rifiuti gestiti. Il dettato della Legge Regionale è vincolante per i soggetti interessati, cioè per i 15 comuni che hanno eliminato il ristoro.

Insomma, una doppia ingiustizia stanno subendo i cittadini pacentrani e sulmonesi, ovvero: patiscono il disagio ambientale della discarica, come certificato dall’istituto Superiore di Sanità, e neanche vedono versati alle istituzioni comunali i ristoro economici. La popolazione è costretta a patire, oltre ai miasmi della discarica, anche il puzzo dell’ipocrisia.

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