Le storie dei saperi del mare a Sulmona

Le storie dei saperi del mare a Sulmona

Ieri, presso il ristorante San Filippo 63 di Sulmona (AQ), il vento dal sapore salino ha gonfiato le vele del corsaro di De Rerum Natura, dando il via al viaggio del pesce di mare nel Centro Abruzzo. L’Associazione guidata dal Presidente Paolo Casalvieri ha costruito un menù di cibo e di storie restanti. Vediamo la rotta culinaria della crew di De Rerum Natura.

Le storie di chi resta arrivano a Sulmona

Il patrimonio immateriale culturale è tramandato, da nonni a nipoti e da genitori a figli, tramite i racconti. Protagonisti delle storie sono uomini e donne che con le loro gesta hanno messo in piedi il sapere comune di un luogo. Si pensi alla famiglia Ciavolich, di origine bulgara, mercanti di lana che, per scampare all’avanzata delle invasioni saracene, riparò in Italia nel paese di Miglianico (Ch) approssimativamente nel 1560. E dopo tanti vicissitudini ha iniziato a produttore un vino che, attualmente, è uno dei più apprezzati della regione Abruzzo. La saga Ciavolich oggi è mantenuta viva dalla narrazione del Blog Il Diario di Chiara, proprietaria dell’azienda (approfondimento qui).

Ritornando nella conca peligna, i produttori locali sono stati i protagonisti della cena, avendo illustrato agli avventori le loro maestranze (approfondimento qui). La Cutina liquori, società nata nel 2017 a Catignano (PE), dai soci fondatori Mattia Di Lorenzo e Davide Miami è nata dal coraggio di rompere il circolo vizioso del lavoro povero. I due commercianti di liquori svolgevano le mansioni di tornitore e saldatore, non essendo remunerati dignitosamente hanno spezzato le catene dello sfruttamento per immergersi nell’avventura della Cutina.

I commensali hanno gustato le pietanze ascoltando le aziende, a conduzione giovanile, emergenti abruzzesi. La restanza, lo spopolamento e il neo-popolamento sono parole che andrebbero accompagnate non dalla retorica, ma da una narrazione di rinascita dei luoghi. La novella artefatta dell’Abruzzo parco gioco ha perso e perde in partenza.

I Paesi dell’Appennino avrebbero bisogno di acquisire la consapevolezza della loro autenticità. Il turismo è una parte dell’economia dei luoghi e non la speranza di rinascita delle aree interne. Ben vengano altre manifestazioni di De Rerum Natura, un altro racconto dei Paesi è possibile rispetto alla politica del mero consumo turistico.

Luis Sepùlveda nel libro “Patagonia Express” sottolinea l’importanza del far pervenire le storie nel percorso di vita di una persona scrivendo “Coloane mi aveva passato i suoi fantasmi, i suoi personaggi, gli indio e gli emigranti di tutte le latitudini che abitano la Patagonia e la Terra del Fuoco, i suoi marinai e i suoi vagabondi del mare. Adesso sono tutti con me e mi permettono di dire a voce alta che vivere è un magnifico esercizio“.

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