Le elezioni per il rinnovo delle cariche politiche della Regione Abruzzo si avvicinano e, nonostante la tanta campagna elettorale, molti candidati e candidate ancora non hanno ben chiare le necessità delle aree interne abruzzese. Proviamolo a riassumerle.
No fondi a pioggia, spazio alla cultura, alla sanità e all’ambiente in Abruzzo
Il memorandum delle priorità del Centro Abruzzo:
- Spazio culturale: le aree interne, in particolare la Valle Peligna, ha l’urgenza di uno spazio culturale come punto di studio e incontro per i giovani abruzzesi. L’APC “G. Capograssi” di Sulmona è inadeguato per lo studio universitario (approfondimento qui). Ad oggi, la cultura rappresenta il fallimento delle Consigliere peligne sedute a Palazzo dell’Emiciclo.
- Sanità: curarsi nel Centro Abruzzo è roba da ricchi. Il ricorso alle cliniche private è una strada obbligata da intraprendere per accorciare i tempi lunghissimi di attesa della sanità pubblica. Alcune visite specialistiche, se prenotate oggi, potranno essere effettuate nel 2025. Altro fallimento dell’era Marsilio.
- Basta fondi a pioggia: elargire soldi pubblici è puro clientelismo. I rappresentanti della Regione Abruzzo hanno assegnato discrezionalmente, senza un bando pubblico, contributi pubblici come se non ci fosse un domani (Approfondimento qui). Investire, facendo la Regione da garante, sulle start-up fondate da under 40. Obiettivo: la restanza. Fermare l’emorragia dello spopolamento. Ulteriore fallimento di Marsilio.
- Ambiente: l’atteggiamento passivo di Marsilio sulla centrale e il metanodotto Snam di Sulmona (AQ) è l’esempio lampante della politica del governo regionale di centrodestra. Sulmona da porta dei parchi, diventerà porta delle fonti fossili. Ahinoi.
- Emergenza abitativa: cercare una locazione abitativa a Sulmona e dintorni è un’impresa vera e propria sia per le poche case che per i costi elevati. Fermare il turismo di massa e i relativi B&B equivale ad innalzare l’offerta culturale. Ai Paesi servono i servizi.
L’elenco numerico delle priorità abruzzesi è casuale e non voluto.