L’Assessore Ramunno controllato a vista: la Notte Bianca di Sulmona salterà?

Una “bomba” si è abbattuta sull’Amministrazione del comune di Sulmona (AQ). La tanto attesa Notte Bianca di Sulmona, già in programmata dalle determine comunali, probabilmente salterà. Le cause sono da rintracciare nella scarsa programmazione della squadra guidata dal Sindaco Gianfranco Di Piero e nello scontro in atto tra L’Assessore, con delega alla cultura e al turismo, Andrea Ramunno e la Consigliera comunale Antonella La Gatta.

Ramunno recrimina la un’adeguata programmazione e La Gatta, invece, di spendere troppi soldi pubblici per fini ludici

Qualche giorno addietro, durante una riunione di maggioranza, scoppiato lo scontro politico tra Ramunno e la Consigliera La Gatta. Il Comune di Sulmona, dopo il taglio di 98.000 € perpetrato dal Governo Meloni, vorrebbe rivedere le sue scelte finanziarie sul Cartellone Estivo 2024. Ergo: risparmiare dei soldi pubblici e tagliare, letteralmente, i fondi destinati alla Notte Bianca sulmonese.

I toni dell’incontro si sono accesi e vi è nata una discussione. Da un lato l’Assessore recrimina due cose: la programmazione degli eventi estivi non può essere cambiata in corso d’opera e la sua autonomia di scelta. Dall’altro lato, La Gatta sostiene che il compito del Consiglio comunali è di controllare e indirizzare l’operato della giunta comunale.

Il programma degli eventi del Cartellone estivo 2024 prevede la spesa complessiva di 27.435 € (Muntagninjazz, dal valore di 50.000 €, a parte). Tale cifra economica è parziale, dato che, come specificato dal Comune, la Notte Bianca di Sulmona 2024, intitolata “L’isola che non c’è, sarà portata alla luce da un successivo atto amministrativo, volto a definire puntualmente prescrizioni, aspetti organizzativi ed economici. Quindi, ad oggi non è ancora chiaro il costo complessivo del Cartellone (approfondimento qui).

Il nocciolo della questione è che l’accordo politico di maggioranza sulla Notte Bianca era (è?) che sarebbe stata finanziata tramite contributi privati. Ad esempio l’apporto economico della Fondazione Carispaq. In ogni caso, Ramunno non è in torto nel rivendicare una programmazione lineare e coerente. È l’ennesima volta che le scelte politico-amministrative del Sindaco Di Piero navigano a vista con un tocco di miopia.

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