Casa Di Vetro, il 12 agosto 2024, ha redatto e poi protocollato al comune di Prezza (AQ) un accesso civico generalizzato finalizzato a conoscere la/le persone che gestiscono la comunicazione social dell’Ente. Ad oggi, l’apparato burocratico del carciofo ha ritenuto di non divulgare chi sono le figure istituzionali che comunicano con la pagina Facebook. Vediamo i dettagli.
Non solo non si conosce chi comunica con la pagina Facebook “Comune di Prezza”, ma non è chiaro neanche come venga gestito il profilo social prezzano
L’accesso civico indirizzato all’Amministrazione guidata dalla Sindaca Marianna Scoccia domanda informazioni “sulla persona fisica o le persone fisiche che gestiscono la pagina Facebook “Comune di Prezza”. Come la stessa venga gestita, se c’è un regolamento comunale che ne disciplini l’uso. Ad esempio chi delibera sull’ammissione o sul blocco degli utenti dalla pagine “Comune Di Prezza”.
Il Comune, il 12 settembre, allo scadere dei 30 giorni canonici previsti dalla legge per evadere le richieste civiche, non evade l’accesso civico palesando un sostanziale diniego. Entrando nel merito, si riporta di seguito la parte centrale della risposta della Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza: “l’accesso civico generalizzato consente a chiunque di richiedere dati e documenti ulteriori rispetto a quelli che le amministrazioni sono obbligate a pubblicare (art. 5, c. 2 D.Lgs.n. 33/2013) tra i quali sicuramente non rientrano “documenti informazioni e dati sulla persona fisica o persone fisiche…” come da lei richiesto“.
Sempre la funzionaria comunale continua: “Si sottolinea inoltre che le richieste di accesso civico generalizzato devono consentire all’amministrazione di individuare il dato o il documento richiesto per cui non sono ritenute ammissibili richieste generiche (Linee guida Agenzia nazionale anticorruzione-Anac su accesso civico generalizzato) e l’esercizio di tale diritto deve svolgersi nel rispetto delle eccezioni e dei limiti relativi alla tutela di interessi pubblici e privati giuridicamente rilevanti“.
Innanzitutto, la nota della Responsabile è fuorviante e non attinte all’oggetto della domanda, dato che non ha risposto al quesito di come venga gestita la pagina Facebook “Comune di Prezza”, se c’è un regolamento comunale che ne disciplini l’uso. Tale argomento non è contemplato nella PEC inviata alla Casa Di Vetro.
È un diritto della cittadinanza essere a conoscenza se ci sia o non ci sia un regolamento che vada a normare il profilo social del Comune. Diversi enti pubblici, al passo con i tempi, hanno disciplinato la comunicazione in questione. Un esempio è il Comune di Nuoro che, all’articolo 21 del Regolamento comunale per la gestione-funzionamento e l’utilizzo del sito internet istituzionale e dei social media, prevede l’individuazione, con provvedimento del sindaco, delle persone autorizzate alla gestione dei social.
In secondo luogo, l’intento dell’accesso civico della Casa Di Vetro non è invadere la privacy delle persone fisiche che gestiscono i social prezzani, ma fare luce sulle figure istituzionali che comunicano tramite il social ufficiale del Comune. Pertanto, dov’è la “richiesta generica”? La domanda è puntuale e precisa. Non solo, la cittadinanza ha il diritto di essere edotta sulla quantità di risorse pubbliche utilizzate per i social network (ad esempio per sponsorizzare un evento ludico).
Non è ammissibile che, nell’era dei paesi e delle città smart, non sia chiaro, ad esempio, chi blocchi o limiti la visibilità delle informazioni pubblicate tramite i social. Quindi, al fine di ripristinare la trasparenza amministrativa, Casa Di Vetro presenterà il Riesame contro la nota della Responsabile comunale e il ricorso al Difensore Civico regionale.