La Diamante Srl, contattata dalla Casa Di Vetro, in persona dell’Amministratore, invia una nota in cui illustra e chiarisce la vicenda delle aste immobiliari. Con la missiva, la Società ha allegato i documenti delle compravendite. Dalla lettura delle carte ufficiali (decreti di trasferimenti immobiliari), la storia della Diamante è confinata nella legalità. La questione è stata attenzionata dal giornale online Il Vaschione dell’Avvocato Vincenzo Colaiacovo. Vediamo i dettagli.
Di seguito la nota dell’amministratore unico della Diamante Srl sulla vicenda delle aste immobiliari
“In relazione all’articolo apparso su testata on line “Il Vaschione” dal titolo “Hasta L’Asta Siempre”, riportante informazioni infondate, la scrivente Società, operante nel settore immobiliare, intende fare chiarezza onde evitare inutili strumentalizzazioni a danno dell’immagine della società stessa e dei suoi soci.
“A) La diamante non ha rapporti bancari con la BCC di Pratola Peligna; B) la Diamante ovviamente non ha acquistato immobili rivenienti da esecuzioni promosse dalla BCC di Pratola Peligna; C) la società ha acquistato immobili commerciali ove, evidentemente, non potrebbero abitare madri con figli minori; crediamo che ciò sia circostanza nota anche ai profani della materia; D) la diamante ha sede legale presso uno studio commerciale come tutte le immobiliari e non svolge altre attività diverse da quelle prettamente immobiliari; E) L’ultimo acquisto risale al 2020, circa cinque anni fa. Dalle attività poste in essere dalla nostra società sono nate iniziative commerciali che hanno salvaguardato posti di lavoro e, quindi, famiglie.
Riteniamo, dunque, di aver chiarito alcuni concetti, anche fin troppo ovvi, ma che evidentemente non lo sono per chi ha ritenuto di “fare notizia” laddove non ve ne è e soprattutto per chi, complice la mancata conoscenza, sta provando a strumentalizzare una vicenda che nasce e rimane nell’alveo della legalità”.
Il blog Casa Di Vetro ha raggiunto telefonicamente l’Avv. Vincenzo Colaiacovo il quale, però, è intenzionato a rispondere soltanto tramite il suo giornale
Il blog Casa Di Vetro ha raggiunto telefonicamente l’Avvocato Vincenzo Colaiacovo, figlio dell’ex Presidente della allora Cassa Rurale Guido Colaiacovo, per avere più dettagliati sul caso dell’Asta ma quest’ultimo non è intenzionato a rispondere riferendo che lo farà solo tramite il suo giornale e non fornisce spiegazioni.
A seguito della lettura dell’articolo de Il Vaschione “Hasta L’Asta Siempre”, avrei desiderato rivolgere alcune domande a Colaiacovo per ottenere un quadro completo della situazione. Le “richieste”, come solito della Casa Di Vetro, le scriverò qui così tutti avranno la possibilità di consultarle:
- La società Diamante ha acquistato beni commerciali non ad uso abitativo, di conseguenza la mamma, con prole a seguito della quale parla l‘Avvocato Colaiacovo viveva con i figli minori nel seminterrato ed è stata sfrattata?
- La società non ha fatto più operazioni di compravendita dal 2020, al tempo l’Avvocato Alessandro Margiotta non era presidente della BCC di Pratola Peligna. La notizia in oggetto perché è stata pubblicata dopo 5 anni?
- Per quanto riguarda l’Avvocata Stefania Santarelli, moglie dell’attuale Presidente BCC, quando afferma “moglie non divorziata” cosa vuole intendere? Questa vicenda ha avuto ripercussioni personali sui coniugi Margiotta-Santarelli?
- Passando all’argomento mutualità, vorrei comprendere meglio. Il socio o amministratore di una cooperativa non può rispondere ad una asta pubblica per comprare un bene? Quindi anche la Banca se è una cooperativa non dovrebbe pignorare i beni immobili dei soci che non riescono a pagare le rate e dovrebbero cosi addossare le rate agli altri soci? Giusto?
- Inoltre Avvocato Lei ha altri documenti sulla questione Diamante Srl?
Infine, l’amministratore di una banca dovrebbe attenersi ad evitare conflitti di interesse, ad esempio se un padre o una madre conferisce incarichi o prestiti ad un parente. Im tal caso è avvenuto pure questo secondo lei?
Casa Di Vetro confida in una risposta, ma al di là di ciò e da quanto è accaduto sembra che si possa ricondurre il tutto in una battuta della nonna “quando il diamante brilla l’invida strilla”.