Il Pratola Calcio è apartitico

Un pugile all’angolo avrebbe preso meno pugni dell’ASD Pratola Calcio. Il motivo che ha spinto molte persone a “percuotere” verbalmente la squadra pratolana è la grafica, riconducile allo stile fascista, delle nuove t-shirt indirizzate ai tifosi. Ripercorrendo la storia della Società sportiva è palese la scelta di posizionarsi in uno spazio apartitico, ma non apolitico. Vediamo il perché.

La Dirigenza dell’USD Pratola Calcio è entrata in contrasto, in più occasioni, con le scelte politico-amministrative dell’Amministrazione del centrodestra comunale

L’ASD Pratola Calcio ha disputato in passato le partite casalinghe presso uno stadio Ezio Ricci di Pratola Peligna caratterizzato, per tanto tempo, dalla carenza di una tribuna per i tifosi. Tale situazione arrecava un danno di immagine ed economico all’Associazione dilettantistica. Successivamente, dopo l’azione pungolatoria della dirigenza sportiva, l’Amministrazione guidata dalla Sindaca Antonella Di Nino ha provveduto a fare installare una tribuna provvisoria da 200 posti sino al termine del corrente campionato (approfondimento qui).

Il Pratola Calcio non ha mai usufruito di favori politici, questo sia perché non è nello stile della Sindaca Di Nino sia perché la giovane Società calcistica non è incline ai favoritismi partitici. Una riprova di ciò è la condivisione dello stadio Ezio Ricci con la Morronese (squadra di calcio di Bagnaturo). Nonostante, la formazione della frazione di Bagnaturo già goda di un campo sportivo.

Non solo, l’Associazione con a “capo” il Presidente Giordano Torrini si è allenata ed ha giocato con il manto erboso del terreno da gioco in pessime condizioni a causa della scarsa manutenzione. Purtroppo, i calciatori pratolani anche quest’anno hanno riscontrato un campo inadeguato, con erba altissima pur avendo comunicato a giugno la volontà di iniziare la preparazione atletica all’Ezio Ricci nel mese di agosto.

Quindi, quando sulla questione “t-shirt fasciste” gli esponenti del Pratola Calcio dichiarano, in loro difesa, “Siamo un gruppo di dirigenti apolitici e non vogliamo alcun tipo di etichetta” sbagliano alla grande. La loro storia dimostra che sono orgogliosamente apartitici, ma la loro azione è politica.

Dopo anni difficili, il calcio è tornato ad essere protagonista a Pratola Peligna. L’11 agosto 2022 un gruppo di giovani ragazzi, accomunati dalla passione per lo sport e dalla volontà e dalla determinazione di dare nuovamente lustro al calcio di una piccola realtà territoriale, Riportare lo sport a Pratola Peligna è di per sé una scelta politica, una scelta che ha ripercussioni sociali positive sulle nuove generazioni. I giovani hanno il diritto di tifare e giocare per la squadra del proprio Paese. Lo sport è da sempre un antidoto contro i vizi di qualsiasi genere.

Pertanto, nei prossimi comunicati stampa non dovrebbe essere utilizzata la parola apolitici, ma la parola apartitici. Nel vasto mondo dei partiti del Centro Abruzzo, in cui le attenzioni dedicate allo sport sono tutt’altro che lungimiranti, la politica la stanno costruendo, volenti o nolenti, le Società come il Pratola Calcio.

La vicenda delle magliette apostrofate dai più come vicine al Ventennio non sono il frutto di apologie fasciste del Pratola Calcio. Il Gruppo pratolano ideologicamente non sposa i totalitarismi e, infatti, non ha tessere di partito riconducibili all’estrema destra. Il caso ha giocato un brutto scherzo e ha insegnato al Pratola Calcio che le scelte comunicative devono essere vagliate con molta cautela, anche quando appaiono innocue.

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