Non è vero che il/la cittadino/a non ha potere. Quando il potere dal basso è esercitano in un modo corretto i suoi frutti sono tangibili. Un esempio di ciò è la vicenda dell’evento “Hallowine” del Comune di Prezza, in cui sono stati sufficienti un accesso civico generalizzato e un articolo per velocizzare la risposta del Comune guidato dalla Sindaca Marianna Scoccia. Nel caso di specie è la trasparenza che fa “paura”. Anche se le questioni da chiarire sono ancora tante. Vediamo perché.
L’Associazione “Sulmona Eventi Sostenibili” ha impiegato i 10.000 € di soldi pubblici ricevuti dal Consiglio regionale dell’Abruzzo per organizzare “Hallowine” di Prezza?
Diverse associazioni in Valle Peligna, in Alto Sangro e in Valle Subequana si sono viste assegnare, discrezionalmente, dalla maggioranza politica del Consiglio regionale abruzzese fondi con la Legge di stabilità di fine anno. Tra queste associazioni vi è anche Sulmona Eventi Sostenibili che ha beneficiato di un contributo pubblico pari a 10.000 €.
La richiesta di trasparenza indirizzata al Comune di Prezza nasce dalla constatazione che in una locandina diffusa dall’Ente per promuovere “Hallowine” è presente il logo dell’Associazione Sulmona Eventi Sostenibili e, invece, un altro flyer omette il logo dell’Associazione ovidiana (approfondimento qui). Da qui la domanda: Sindaca Marianna Scoccia, potrebbe gentilmente chiarire i dettagli economici e organizzativi di Hallowine?
Il Comune prezzano ha evaso l’accesso civico ieri 31 ottobre 2024, allegando alla PEC di risposta semplicemente il collegamento ipertestuale della delibera della Giunta comunale. È bene notare che l’atto amministrativo dell’esecutivo di Prezza è stato pubblicato dopo l’accesso agli atti della Casa Di Vetro (esattamente il 31 ottobre), nonostante la delibera riporti la data dell’11 ottobre. Diciamo che se la sono presa comoda. Probabilmente, se il Comune non fosse stato pungolato, chissà dopo quanto tempo avremmo potuto “sfogliare” l’atto della Giunta del Carciofo.
Entrando nel merito della Delibera di Giunta n. 54, la stessa autorizza la concessione di 6.000 € alla Proloco Di Prezza. La Delibera è contraddittoria, perché motiva il finanziamento alla Proloco scrivendo: Ritenuta la legittimità di iniziative che valorizzano il territorio (una sorta di marketing territoriale) sotto l’aspetto commerciale (prodotti tipici del territorio ecc.), beni culturali, sagre, fiere che fanno parte di tradizioni coltivate nel tempo […]. Feste o sagre locali di scarsa valenza o che per loro dimensione e finalità non rientrano nei fini istituzionali dell’Ente possono sì essere svolte, ma non con il contributo dell’Amministrazione […]”.
Sempre l’atto comunale continua: “Ritenuto di privilegiare quelle iniziative capaci di creare cultura, incrementare il turismo, valorizzare i prodotti tipici del territorio […]“. Da quello che si evince dall’indirizzo politico della Giunta, i soldi delle casse pubbliche comunali possono essere elargiti per sostenere quegli eventi che valorizzano i prodotti tipici territoriali. E non i vini francesi e sloveni sponsorizzati e venduti a caro prezzo nell'”Hallowine” prezzano. Il cortocircuito amministrativo è proprio qui.
Prezzi non proprio economici, visto che un calice di vino francese arrivava a costare 9 €. Praticamente, sono stati stanziati soldi pubblici per la manifestazione ma i prezzi di acquisto dei vini non sono scesi.
In altre parole, dato che la motivazione della Delibera sembrerebbe contraddittoria e illogica, il provvedimento potrebbe essere affetto dal vizio dell’ “eccesso di potere” e, di conseguenza, è verosimilmente annullabile. Ergo: annullare d’ufficio l’autorizzazione di concessione dei 6.000 € alla Proloco prezzana. A meno che, nel territorio del Comune di Prezza ci siano la Torre Eiffel e il Lago di Bled.