Armando Critani, nuovo assessore del Comune di Sulmona, nominato dal Sindaco Gianfranco Di Piero con deleghe al Bilancio e Finanze, Partecipate, Farmacia. Critani di professione è commercialista e ricopre la carica di revisore supplente della partecipata C.T.G.S. Spa, cioè la società partecipata del Comune dell’Aquila per gli impianti del Gran Sasso.
Il probabile conflitto di interesse strutturale di Critani potrebbe paralizzare Sulmona
Per quanto riguarda l’incarico ricoperto da Critani presso la società aquilana, la consigliera del Comune di Sulmona Teresa Nannarone ha sottolineato come sia una “Nomina fiduciaria del sindaco Biondi” e quindi la designazione di Di Piero al ruolo di Assessore alle società partecipata, ovvero al Cogesa, è a dir poco inopportuna.
A dir poco inopportuna è l’affermazione da utilizzare in tale caso, perché l’Assessore Critani rientrerebbe nella casistica del conflitto di interesse strutturale. La discarica Cogesa di Noce Mattei accoglie i rifiuti del Comune dell’Aquila, con alta percentuale di indifferenziata aquilana, a prezzi più bassi dei nostri Comuni, vanificando di fatto la differenziata dei Comuni Peligni. Pertanto, seguendo la logica, come possa Critani, nominato alla C.T.G.S. Spa da Biondi, incidere in modo libero sui prezzi dei rifiuti aquilani conferiti a Cogesa senza spezzare/inclinare il rapporto di fiducia con il Sindaco del capoluogo? In altri termini, un rialzo del prezzo dei rifiuti aquilani non sarebbe digerito dal Sindaco Biondi, ergo: l’assessore Critani gioca gli interessi politici del comprensorio peligno o del Comune dell’Aquila?
L’ipotesi del conflitto di interesse strutturale, come scritto nero su bianco dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, si realizza quando il conferimento di un incarico nelle pubbliche amministrazioni (nomina di Critani alla C.T.G.S. SpA del sindaco Biondi), negli enti pubblici e negli enti di diritto privato regolati, finanziati o in controllo pubblico, sia formalmente in linea con le disposizioni del d.lgs. n. 39/2013 e, tuttavia, configuri una situazione di conflitto di interessi non limitata a una tipologia di atti o procedimenti, ma generalizzata e permanente, cd. strutturale, in relazione alle posizioni ricoperte e alle funzioni attribuite (Assessore con delega alla partecipata Cogesa).
In altri termini, nell’assunzione di uno specifico incarico pubblico, l’imparzialità nell’espletamento dell’attività amministrativa risulta pregiudicata in modo sistematico da preesistenti (revisore supplente presso la C.T.G.S. SpA) interessi estranei all’esercizio della medesima.
Lettera aperta al Sindaco di Sulmona per scongiurare la paralisi amministrativa
Il rimedio dell’astensione potrebbe rivelarsi non idoneo a garantire lo svolgimento di un incarico nel rispetto del principio di imparzialità, poiché per risolvere la situazione di conflitto di interessi strutturale sarebbe, di fatto, necessaria una ripetuta astensione con conseguente pregiudizio del funzionamento, del buon andamento e della continuità dell’azione amministrativa.
Occorre, pertanto, che le amministrazioni valutino attentamente l’opportunità del conferimento dell’incarico. Nel caso di specie, l’organo di indirizzo politico (Gianfranco Di Piero), che, esaminate le circostanze, valuta se la situazione rilevata realizzi un conflitto di interessi idoneo a ledere l’imparzialità dell’agire amministrativo. Quindi, è necessario che sia il Sindaco Di Piero a rivedere l’incarico di Critani.
Il Comune di Sulmona, già nel recente passato, aveva avuto un problema di mancata trasparenza, cioè la non applicazione dell’art. 69 del Regio decreto 827/1924, al bando mense da 3.500.000 €. Come da norma, l’aggiundicazione all’unico concorrente è possibile soltanto nel caso in cui l’amministrazione preveda tale possibilità nel bando di gara (approfondimento qui). Quindi, Sulmona non è nuova alle questioni legate alla trasparenza.
Per le ragioni sopra esposte, ho redatto e protocollato al Sindaco Di Piero una lettera per revocare la nomina dell’Assessore Critani per alta probabilità di configurare, attraverso il controllo analogo di Cogesa, il conflitto di interesse strutturale. Il rischio è di paralizzare le funzioni amministrative dell’Ente comunale. Il Comune di Sulmona è ancora in tempo per l’appellativo casa di vetro.