Elezioni Sulmona: il Partito degli Aristogatti

La storia, maestra di vita, ci insegna che la concentrazione del potere nelle mani di poche famiglie porta alla formazione di una oligarchia. Tale regime amministrativo allontana la cittadinanza dalla vita politica. Il Partito Democratico di Sulmona dovrebbe riflettere sull’ aristocratizzazione del suo linguaggio e della sua azione politica. Sembra di assistere ad un grande classico della Disney, Gli Aristogatti.

Il Partito Democratico di Sulmona si impunta sul candidato sindaco Carlo Ciufelli e non sembra disposto a fare un passo indietro a favore del rinnovamento

A quanto pare, il Partito sulmonese, guidato dal segretario Diego Bucci, punta il tutto per tutto sull’ex assessore comunale Carlo Alicandri Ciufelli. Niente di personale nei confronti di Ciufelli che, tra l’altro, nel ruolo di assessore si è impegnato nel trovare una soluzione alla mancanza di un luogo di studio a Sulmona. Il problema politico sono le motivazioni che hanno spinto i DEM a scegliere Ciufelli.

Le ragioni dietro la scelta di Ciufelli sarebbero di ordine aristocratico. Secondo i Democratici, le origini nobiliari dell’ex otorinolaringoiatria potrebbero sottrarre voti al centrodestra, attraendo le preferenze degli elettori dell’aristocrazia sulmonese. Per farla breve, un partito di centrosinistra ragiona non in termini di far tornare il popolo al voto ma seguendo schemi più vicini all’Ancien Régime.

Gli altri due nomi in lizza per la candidatura a Sindaco, Katia Di Marzio e Riccardo Verrocchi, pagherebbero, politicamente, le loro origini comuni. Non ci meravigliamo se le classi meno abbienti, attualmente, votano i partiti della destra. I ragionamenti di questo genere allontano gli attivisti dal partito e dall’urna elettorale.

Se fossi in Ciufelli, vista anche la sua storia di dirigente del Partito Comunista, prenderei le distanze da una politica che fa leva (per fini elettorali) sulle origini e non sui contenuti. Se quel che scrivo non è corretto, mi scuso, e mi aspetto una pronta smentita del segretario del Partito Democratico.

In sintesi, il Partito Democratico ripercorre le dinamiche dei nobili gatti del film Gli Aristogatti, ma parzialmente. I personaggi della pellicola della Disney sono degli antipatici aristocratici felini snob che, però, a differenza della politica sulmonese, stringeranno amicizia con i popolani bohémien randagi. Insomma, per crescere è vitale aprire le porte al rinnovamento se “tutti vogliamo fare il Jazz“.

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