Elezioni Abruzzo: parla al DEM Angelilli

Guido Angelilli, Sindaco di Pacentro

Intervista la sindaco di Pacentro (AQ) Guido Angelilli, candidato alle elezioni regionali con il centrosinistra guidato da D’Amico. Primo cittadino da due mandati, il secondo finirà tra poco. Da sempre attento alle dinamiche legate alle società partecipate, non a caso è uno degli oppositori principali alle politiche della maggioranza assembleare, composta dai sindaci-soci, della Cogesa.

Descrizione politica del sindaco Guido Angelilli

Sono sindaco di Pacentro da 10 anni e l’ esperienza amministrativa maturata mi ha insegnato che ascolto, impegno e lavoro di squadra sono gli strumenti con cui affrontare i problemi che si presentano quotidianamente.

Intervista al DEM Guido Angelilli

Iniziamo dalla Sua scelta di scendere in campo con Luciano D’Amico (coalizione di centro-sinistra). Perché ha scelto, tra i tanti partiti della coalizione in campo per il rinnovo del Consiglio regionale abruzzese, di candidarsi con il Partito Democratico?

In realtà ci siamo trovati reciprocamente. I valori e le politiche del partito, che spesso includono l’accento sull’uguaglianza, i diritti civili, la giustizia sociale e l’assistenza sanitaria accessibile, sono temi a me cari. Da qui la decisione di mettermi al servizio del nostro territorio e candidarmi come consigliere regionale al fianco di Luciano D’Amico.

Angelilli, se dovesse essere eletto, potrebbe illustrarci le tre azioni che metterebbe subito in atto per migliorare la qualità della vita dei cittadini della Valle Peligna?

Focalizzerò l’attenzione sui servizi: sanità, mobilità e scuola. Tre settori di notevole rilevanza sociale che mi vedrebbero subito al lavoro non solo per migliorare la qualità e la quantità dei servizi offerti ma anche per consentire alla Città di Sulmona di svolgere a pieno il ruolo di città capoluogo del centro Abruzzo e di pretendere che le venga restituito il riconoscimento di polo di attrazione, condizione essenziale per frenare l’allarmante fenomeno dello spopolamento. Obiettivi importanti sui quali intendo riconoscermi e farmi riconoscere e che spero di poter affrontare nell’auspicata nuova veste di consigliere regionale.

Sindaco, passando all’argomento centrale e metanodotto Snam, ci spiega come mai ha scelto di vestire la casacca del Partito (PD) che con Gentiloni ha autorizzato l’opera del fossile?


La politica coinvolge una vasta gamma di opinioni e punti di vista, quindi è naturale che a volte non ci sia convergenza. Ma la diversità di opinioni è un elemento fondamentale di un sistema democratico e può portare a discussioni costruttive e a soluzioni migliori.

Per quanto riguarda il tema elezioni regionali, cosa recrimina politicamente all’attuale Presidente Marsilio? Come giudica le scelte politico-amministrative del Centrodestra abruzzese sui servizi essenziali della Valle Peligna?


Le ragioni per contestare la (non) politica del governo del meloniano Marsilio sono molteplici. Potremmo contestare una politica che non ha affrontato adeguatamente i problemi esistenti con le conseguenze negative che sono sotto gli occhi di tutti. Un problema per tutti: aver negato il diritto alle cure a buona parte dei residenti del centro Abruzzo. E poi la mancanza di una visione strategica dei territori che si è manifestata in assenza di programmi e piani di investimento concreti.

Passando all’argomento cultura, a Sulmona, ma è un problema di tutte le aree interne, è nata una petizione per intitolare un’aula studio a Carlo Tresca. L’iniziativa popolare nasce dalla carenza di spazi pubblici per lo studio e per lo scarso servizio offerto dall’APC “G. Capograssi”. Ci potrebbe illustrare la Sua idea di cultura? E secondo Lei perché si è giunti a “svuotare” la cultura?

La cultura svolge un ruolo chiave per contribuire alla coesione sociale favorendo il rispetto delle differenze. Gli investimenti nella cultura riescono a promuovere l’istruzione, l’innovazione, il turismo, l’occupazione attraverso l’arte, la letteratura, la musica e altre forme di espressione culturale. Per questo la cultura può e deve essere un potente alleato in un processo di rinascita e per questo sono necessarie anche azioni concrete e politiche mirate per fare una differenza significativa. Ma anche in questo settore c’è bisogno di una chiara visione strategica. Quella che è mancata a questo governo regionale che, alla programmazione e valutazione di proposte concrete, ha preferito erogare su base discrezionale quasi 17 milioni di euro in mance di fine anno, con l’evidente fine di fidelizzare elettoralmente i beneficiari.

Ristoro economico discarica Noce Mattei della Cogesa: la Legge Regionale n. 45 del 2017 prevede, all’art. 60, un “Contributo ambientale ai comuni sede di impianti per rifiuti urbani”. Tale norma è stata violata dalla maggioranza destracivica dei soci comuni dell’assemblea Cogesa, dato che non è più prevista la compensazione economica per i comuni di Sulmona e Pacentro. Se dovesse essere eletto, come si comporterà su tale vicenda?

Questa è una vicenda molto triste che ha dei contorni quasi inquietanti alla quale ho assistito non senza delusione e preoccupazione. Con stupore ho preso atto del taglio di questo contributo che, lo ricordo, ha la funzione di compensare le comunità per il negativo impatto ambientale che produce la presenza della discarica sul territorio comunale. Sottolineo con stupore, perché in realtà nulla è cambiato rispetto all’assetto normativo previgente. Non vorrei dunque si fosse trattato di una decisione assunta in base al “risentimento” per la politica che abbiamo portato avanti in questi anni che ha messo in luce tutti i limiti di una gestione che ha condotto la società sull’orlo del fallimento. Questa nostra attenzione, infatti, potrebbe essere stata mal digerita dai civici e dal centrodestra che hanno governato l’azienda negli ultimi anni, fino al punto di fargli votare questo provvedimento che di fatto ha ulteriormente penalizzato gli abitanti di Pacentro e di Sulmona.


È importante che i fondi siano gestiti in modo trasparente e responsabile per garantire che raggiungano coloro che ne hanno bisogno e che siano utilizzati per il bene comune. Per questo prendo l’impegno, quando sarò consigliere regionale, di rivedere la norma per garantire l’’effettività del principio “chi inquina paga” che costituisce un cardine fondamentale della disciplina di matrice comunitaria in materia ambientale.

Cos’è per Lei la trasparenza amministrativa? E’ un valore aggiunto o no per la Pubblica Amministrazione?


Assolutamente si! La trasparenza amministrativa è fondamentale per garantire un governo responsabile, efficace e legittimo. Quando le istituzioni pubbliche operano in modo trasparente, forniscono al pubblico accesso alle informazioni e ai processi decisionali, promuovendo la fiducia e la partecipazione dei cittadini. Nei primi anni della mia esperienza amministrativa ho fatto molta fatica ad esercitare un controllo democratico sulle politiche e l’attività dell’amministrazione che mi ha preceduto. La trasparenza amministrativa è un valore aggiunto essenziale per una governance efficace e democratica.

Sempre sulla trasparenza amministrativa: non ritiene surreale che Consiglio e Giunta regionale abbiano assegnato in modo discrezionale fondi a pioggia alle associazioni e ai comuni “amici”? Non crede che il Consiglio regionale debba approvare una legge per una gestione più oculata dei contributi pubblici?


Sono d’accordo. La distribuzione dei fondi deve basarsi su criteri trasparenti, obiettivi e meritocratici, per garantire che siano assegnati in modo equo ed efficiente, secondo le reali esigenze e priorità della società. Solo in questo modo si può garantire che i fondi vengano utilizzati in modo efficace per il bene comune.

Angelilli, in due frasi, perché i cittadini e le cittadine dovrebbero votare per Lei?


Perché vi assicuro che farò di tutto per contribuire a costruire una regione che assomigli ai nostri migliori desideri senza rinunciare alla tenace difesa delle ragioni di questo territorio e pronto a fare sentire la vostra voce e la mia voce contro chiunque volesse prendere iniziative e decisioni che lo possano penalizzare. È un atto di fiducia che vi chiedo e che, siatene certi, saprò restituire con i fatti.

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