La consapevolezza sul diritto all’abitare non è molto diffusa tra i residenti del Centro Abruzzo. In Valle Peligna, infatti, non è presente un movimento a favore delle persone con difficoltà legate alla casa. Ciò deriva dalla storia del territorio, c’è chi ha ereditato la proprietà dalla famiglia, chi prende in locazione un immobile a pochi soldi e altri ottengono mutui non troppo gravosi sulle finanze famigliari (soprattutto per i costi non esosi delle abitazioni della zona). Ahinoi, il paradigma dell’abitare peligno è stato stravolto e ne dobbiamo prendere atto. L’ennesima prova è data dalla cronaca degli ultimi giorni e dalla disperazione di troppe famiglie.
La Valle Peligna necessita in modo urgente di un movimento per il diritto alla casa
A Sulmona (AQ) la locazione abitativa (€/M2) è pari a 5,1 €, quindi un appartamento di 100 M2 è locato al costo di 500 €. Prezzi che fino a qualche anno addietro era inimmaginabili per una realtà provinciale come quella sulmonese. Nella Città ovidiana il reddito medio annuo non è quello delle grandi realtà industriali, tali situazione sta facendo scivolare il ceto medio verso la condizione di povertà.
Andando ad analizzare altri prezzi medi, stando all’ultima rilevazioni di maggio 2024, delle locazioni di alcuni paesi del Centro Abruzzo si nota che: a Pacentro (AQ) la locazione abitativa (€/M2) è pari a 11,57 €; a Pratola Peligna (AQ) la locazione abitativa (€/M2) è pari a 8,77 €; a Raiano (AQ) la locazione abitativa (€/M2) è pari a 6,55 € (approfondimento qui).

L’overtourism, con la conseguente proliferazione dei B&B, ha diminuito gli immobili ad uso abitativo. Di conseguenze, le poche case, presenti attualmente sul mercato, sono locate a prezzi altissimi. Sempre il fenomeno crescente del turismo ha generato i cosiddetti affitti brevi.
Non solo, anche la precarietà lavorativa e i bassi redditi dei/delle giovani accrescono l’emergenza abitativa. Chi ha un lavoro stabile, anziché sborsare 500/600 € mensili per una locazione, accende un mutuo di pari lavoro. Allo stato dell’arte, per tanti under 35, e non solo, optare per un acquisto e non per una locazione non è possibile. I lavori precari non permettono di siglare un contratto di mutuo con una banca e quindi si è costretti a “buttare” soldi in locazioni onerose. Insomma, ci troviamo di fronte ad un cane che si morde la coda e che impoverisce le fasce più giovani.
E qui dovrebbe inserirsi la politica locale per fronteggiare l’emergenza case in atto. È di vitale importanza inserire nei programmi elettorali del centrosinistra e del centrodestra la previsione di una regolamentazione comunale che preveda limiti di giorni alle locazioni turistiche e che vada a tassare maggiormente gli affitti brevi. L’azione amministrativa della futura giunta di Sulmona abbia il coraggio e la volontà di ergere la città dei residenti e non solo dei turisti.
Per tale ragione, Casa Di Vetro propone ai candidi sindaci Luca Tirabassi, Angelo Ficorilli e Nicola Di Ianni di introdurre nei rispettivi programmi elettorali una regolamentazione sulle locazioni turistiche e un cospicuo fondo comunale per le persone in difficoltà economiche a rischio sfratto o sfrattate. Sia un primo passo per fare nascere un Movimento peligno incentrato sul diritto all’abitare. Spesso le occupazioni abusive del patrimonio immobiliare pubblico (esempio casa popolare) avviene per ragioni di povertà e non perché si è delinquenti.
Dall’altro canto, i proprietari lamentano che spesso si ritrovano a dover gestire situazioni difficili legate a inquilini morosi. Il conflitto sociale tra proprietari e locatari si può risolvere soltanto con scelte politico-amministrative che vadano a governare il fenomeno del turismo e dell’edilizia pubblica.