Dimissioni

La trasparenza viene sempre a galla. È stato sufficiente un accesso civico generalizzato della Casa Di Vetro per fare luce sulla vicenda dell’incarico da addetto stampa a Massimiliano Ferrini “figlio”. Incarico, richiesto dal Viceministro meloniano Edmondo Cirielli, conferito con sufficienza dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani. Soltanto le dimissioni di Ferrini e del Viceministro Cirielli possono sancire la fine di questa storia.

Caso Ferrini, carta canta: dimissioni

È una cosa perfettamente legale, firmata dal Ministro Tajani, persona di grande esperienza e competenza adiuvato da un ottimo ufficio legislativo e di gabinetto“. Con queste parole, rilasciate al quotidiano online Onda TV, la Consigliera della Regione Abruzzo Maria Assunta Rossi, qualche giorno addietro, respingeva le accuse di amichettismo (parentopoli). Come non regge la retorica dei sacrifici del ragazzo che, ricordiamo, frequenta la Luis, e non una università statale, con retta da più di 10.000 €. Università per pochi eletti.

Ahinoi, le affermazioni della Rossi sono smontate dalla realtà delineata dalla richiesta di trasparenza della Casa Di Vetro. Il Ministero degli Esteri, tramite una nota indirizzata via PEC a questo Blog, scrive nero su bianco che “D.M. 1201/136 del 27/09/2024 di conferimento a Massimiliano Francesco Ferrini dell’incarico di Responsabile per le relazioni istituzionali e le comunicazioni esterne (addetto stampa) del Vice Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Edmondo Cirielli

In altre parole, Ferrini svolge, sostanzialmente, l’incarico di addetto stampa per il Viceministro pur non essendo un giornalista. Sul punto, Il quotidiano digitale IlGerme scrive che la Legge 150/2000, all’articolo 9, dispone l’iscrizione all’albo dei giornalisti per ricoprire il ruolo di addetto stampa nella Pubbliche amministrazioni. Dello stesso parere è il presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta, il quale dichiara: “La legge è chiara in merito: per ricoprire l’incarico di addetto stampa è necessario possedere il tesserino. Altrimenti potrebbe anche configurarsi il reato dell’esercizio abusivo della professione” (approfondimento qui).

Le dimissioni dell’ “addetto stampa” Ferrini e del Viceministro Cirielli sono un “atto dovuto” e di rispetto nei confronti sia della legge (che in teoria rappresentano), sia dei ragazzi e delle ragazze che, nonostante anni e anni di studio universitario, stage e tanto altro, svolgono lavori sottopagati. Lo scotto che pagano questi ragazzi è quello di non essere parte delle cosiddette cerchie magiche che aprono le porte soli ad amici e parenti. Porte che permettono di accedere a lavori da 69.625 €.

L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) come giudicherebbe l’incarico del Dott. Ferrini e del relativo operativo del Viceministro Cirielli? Lo scopriremo solo vivendo. Nel mentre, l’Italia è allo sbando tra soldi a pioggia e parentopoli varie.

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