Cervelli in fuga: Abruzzo senza voucher laureati

I fondi pubblici ci sono per la sagra della porchetta o per la squadre di calcio del centro Abruzzo (approfondimento qui), per garantire la formazione dei laureati abruzzesi no. Dalla risposta della Regione Abruzzo, all’accesso civico generalizzato sul finanziamento dei voucher alta formazione, si evincono le scelte politico-amministrative della giunta Marsilio che comporteranno un’emorragia abruzzese di giovani studiosi. E i cervelli scappano.

Tra le priorità della Regione Abruzzo non vi è la cultura

Il 2 aprile ho protocollato alla Regione Abruzzo il seguente accesso civico generalizzato: “quando usciranno i bandi pubblici aventi ad oggetto i voucher di alta formazione della Regione Abruzzo, anni di riferimento 2023 e 2024. E quando verranno assegnati i voucher in questione. Inoltre, quanti soldi sono previsti per il finanziamento dei voucher di alta formazione, sempre anni 2023 e 2024“.

I voucher alta formazione incentivano l’accesso a percorsi di alta formazione post laurea e di formazione alla ricerca.

La Regione ha evaso la richiesta di trasparenza per il tramite del Dott. Luigi Copertino del Dipartimento Lavoro – Sociale. Copertino scrive che “I dati cui la S.V. fa riferimento sono correlati agli atti di programmazione sul FSE che alla data odierna non sono ancora stati formalizzati, anche per via delle more necessarie al procedimento elettorale e alla conseguente formazione della nuova Giunta regionale con individuazione dell’Assessore competente“.

Il funzionario regionale continua: “Sicché non è attualmente possibile preventivare né la data di pubblicazione degli avvisi, né gli anni di riferimento degli stessi (posto che non sussiste alcun obbligo normativo al finanziamento dei Voucher in sé ed alla periodicità annuale, dipendendo gli stessi da scelte programmatorie della Regione), né quanto sulla base delle decisioni che saranno assunte dai nuovi organi politici sarà devoluto in termini finanziari al finanziamento dei Voucher“.

In altre parole, l’affermazione “dipendendo da scelte programmatorie della Regione” significa che la maggioranza di centrodestra decide come e dove dirottare i fondi pubblici. Sono scelte politiche. Ad oggi, la Giunta Marsilio ha preferito elargire fondi a pioggia alle associazioni “amiche” (approfondimento qui) e non alla professionalizzazione dei laureati.

Antonietta La Porta, rieletta in Regione con Forza Italia, ha lavorato per finanziare l’evento “sociale” del Villaggio di Harry Potter (approfondimento qui). Marianna Scoccia, rieletta nei banchi del Consiglio regionale con Noi Moderati, ha speso il suo “portafoglio legislativo” per l’estate sfarzosa prezzana e altri ludicitá (approfondimento qui). Si spera che Mariassunta Rossi, neoeletta a Palazzo dell’Emiciclo con Fratelli D’Italia, possa ingrassare la cultura e non gli “amici” elettorali.

Nel frattempo, le politiche dei fondi a pioggia stanno comportando lo spopolamento dell’Abruzzo. Basti ricordare la situazione della biblioteca regionale APC G. Capograssi che disincentiva, nei fatti, la permanenza degli universitari a Sulmona (approfondimento qui). La fascia di popolazione più penalizzata è quella degli studenti, cervelli in cammino, forzato, verso altre lidi.

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