Il centrodestra di Sulmona è un guazzabuglio di idee. La coalizione guidata dall’Avvocato Luca Tirabassi è offuscata dalla bramosia della vittoria, ma non vede i limiti del riunire partiti e persone molto diverse tra loro. Così pensato, il progetto politico del candidato scelto dal senatore Guido Liris e dal civico Andrea Gerosolimo garantirebbe poca stabilita amministrativa. Tirabassi potrebbe governare meno tempo e peggio di Gianfranco Di Piero.
La seconda carica dello Stato, Ignazio La Russa, aveva tacciato i civici come inaffidabili dal punto di vista politico
Ignazio La Russa, presente a Sulmona per la campagna elettorale dell’allora candidato sindaco del centrodestra Vittorio Masci, disse: “Il civico oggi mangia la mela, domani la pera e poi la pesca“. In altre parole, il Presidente del Senato metteva in guardia la destra dal Civismo. Non fidarsi di chi un giorno, per mero tornaconto politico, appoggia la sinistra e un altro giorno la destra.
Il punto della questione è avere ben a mente con chi ci si allea. Il Civismo Scoccia-Gerosolimo si fonda su un consolidato trasformismo, ovvero: hanno abbracciato politicamente prima il centro-sinistra di Luciano D’Alfonso, poi l’UDC facendo opposizione al Presidente Marco Marsilio e ora Noi Moderati passando ai banchi della maggioranza abruzzese guidata da Fratelli D’Italia.
Non è da sottovalutare, anzi è da attenzionare, il fatto di candidare a sindaco una persona con un’esperienza politico-amministriva pari quasi a zero. Tenere le redini di una coalizione con anime molto distanti tra loro richiede una maturità politica di un certo spessore. Non a caso, nell’evento di presentazione del candidato Sindaco dei destrocivici, Tirabassi si è concentrato per lo più su quanto sia bravo, diligente e studioso senza entrare mai davvero nel discorso del programma elettorale e della governabilità.

Se Gianfranco Di Piero, nonostante la conoscenza della pratica della politica, ha concluso il mandato due anni prima, quanto durerà una coalizione tanto eterogenea come quella voluta da Liris e Gerosolimo? Ce lo diranno le prime nomine alle società partecipate.
Il disegno del centrodestra non può definirsi né discontinuo (Marsilio è al secondo mandato e sul territorio si vedono i “buoni” risultati delle tre Consigliere regionali peligne), né, viste le diversità interne, che arrivi a completare la sindacatura.