CARLO TRESCA: CHE FINE HA FATTO IL PROGETTO DELL’AULA STUDIO?

L'anarchico libertario sulmonese Carlo Tresca

Carlo Tresca è il sindacalista libertario che ha, tramite la sua azione politica, dato voce e dignità agli ultimi. Tresca è l’eroe che ha organizzato il più grande sciopero della storia degli Stati Uniti. Definito dallo scrittore Maurizio Maggiani “quietamente insurrezionale”.

Una figura scomoda per tutti, il sindacalista che ha reso l’impossibile possibile. I ragazzi e le ragazze lo dovrebbero conoscere non solo per le sue origini sulmonesi ma anche per la sua sostanza politica. Quella sostanza che potrebbe guidare i più giovani a prendere consapevolezza dei loro diritti e dei relativi strumenti di tutela contro i c.d. salari da fame. Insomma, Tresca è ancora oggi una risorsa per i cittadini e le cittadine sulmonesi e per la Valle Peligna.

Studenti e studentesse, lavoratori e lavoratrici, lettori e lettrici vorrebbero una Sulmona al passo con le altre città d’arte italiane. Costoro non hanno pretese lontane dalla realtà, desidererebbero semplicemente un’aula studio dove potersi recare per accrescere il loro patrimonio immateriale.

L’unica biblioteca presente in Città è l’APC della Regione Abruzzo che, come leggiamo dalla cronaca recente, non garantisce né orari consoni per portare avanti studi universitari né una connessione WI-FI. Oltre questo a Sulmona non è presente un luogo di studio e lettura. Ergo: i cittadini e le cittadine della Città di Tresca hanno poco o niente per acculturarsi.

Il Comune di Sulmona potrebbe dare vita a un’aula studio per sopperire alla mancanza di spazi adibiti allo studio e alla lettura in Città. E sarebbe auspicabile intitolare l’aula studio a Carlo Tresca, sindacalista rivoluzionario tanto acclamato e studiato all’estero ma ancora non profeta in patria.

Per permettere l’apertura in tempo relativamente celere della suddetta aula studio, il 7 novembre 2022, ho protocollato al Comune di Sulmona, precisamente all’ex Assessora alla cultura Rosanna Tuteri, il documento dal titolo: Aula studio ;Carlo Tresca; tramite PUC svolto dai percettori del Reddito Di Cittadinanza” . Il documento prevedeva di redigere un PUC con protagonisti i percettori del Reddito di cittadinanza. I documenti ufficiali sui PUC prevedevano che “i progetti dovranno essere individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze della comunità, tenuto conto anche delle opportunità che le risposte a tali bisogni offrono in termini di crescita delle persone coinvolte”. I PUC potevano essere attuati nel campo della cultura e, attualmente, Sulmona ha la necessità di investire sul patrimonio intellettuale.

La proposta non solo non è stata concretizzata dall’Amministrazione comunale, ma non è stata neanche discussa. Inoltre, ad oggi, i PUC non possono essere più presi in considerazione, dato che in atto vi sono delle riforme governativa sul Reddito Di Cittadinanza.

La Città ha perso una buona occasione. La proposta sopra esposta era economicamente sostenibile e avrebbe dato il giusto lustro al sindacalista Tresca. Attualmente, Sulmona è sprovvista di spazi e luoghi adibiti allo studio, vi l’urgenza di colmare al più presto questa grave mancanza nei confronti dei cittadini e delle cittadine. Un luogo fisico dedicato a Carlo Tresca, adibito con i libri e i documenti sulla vita del Libertario, attirerebbe turisti da tutta Italia e non solo.

Un’aula studio è un’impellente necessità, il Comune di Sulmona potrebbe destinare una piccola somma per realizzarla. Nella Città che vede eretta illegalmente la statua di Papa Ratzinger, Carlo Tresca come minimo merita un’aula studio. Lo chiedono all’unisono e gran voce i lavoratori e le lavoratrice che ancora oggi piangono la sua scomparsa.

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