Biblioteca G. Capograssi di Sulmona: Comitato APC chiede incontro alla triade Rossi Scoccia-La Porta

La triade peligna del centrodestra abruzzese, Scoccia-La Porta-Rossi, non era presente all’incontro del 1° ottobre 2024, organizzato dal movimento studentesco e cittadino, finalizzato all’ispezione della biblioteca regionale “G. Capograssi” di Sulmona. La classe studentesca e la cittadinanza, dopo gli ultimi aggiornamenti, domandano un incontro alle Consigliere nostrane.

 

Il comunicato stampa del Comitato di studenti, studentesse e cittadini sulla biblioteca regionale di Sulmona

Il 19 novembre 2024 il capogruppo PD in Consiglio regionale Silvio Paolucci e la consigliera del M5S Erika Alessandrini affermano che durante la seduta della Quinta Commissione consiliare regionale, per quanto riguarda l’odg sulla Risoluzione per il rilancio delle biblioteche regionali, la maggioranza di centrodestra ha rinviato la questione e che, nello stesso tempo, ha manifestato la volontà di attivarsi per affrontare la questione.

Sempre i Consiglieri continuano scrivendo che “finalmente la maggioranza ha mostrato interesse verso nei confronti di un tema importante come quello delle biblioteche, nonostante siano mesi che peroriamo la causa delle aule studio regionali insieme ai Giovani Democratici, perché rappresentano presidi culturali fondamentali, soprattutto nelle aree interne, e non accetteremo ulteriori ritardi”

Noi, comitato della biblioteca G. Capograssi di Sulmona, siamo soddisfatti di questo primo passo avanti. Speriamo che la politica non si adegui ai templi biblici dell’azione amministrativa, ma riesca a potenziare orari, strutture e personale lavorativo delle biblioteche in tempi rapidi. Su questo vigileremo e continueremo la nostra vertenza.

Nel frattempo, chiediamo un incontro alle Consigliere della regione Abruzzo Marianna Scoccia, Mariassunta Rossi e Antonietta La Porta per comprendere chiaramente le scelte politico-amministrative del centrodestra abruzzese sulle biblioteche. Non dimentichiamo che Sulmona, attualmente, è priva di spazi culturali che consentano uno studio universitario e non solo”.

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