Dopo un anno e sette mesi l’APC della regione Abruzzo con sede a Sulmona (AQ), finalmente, è dotata della rete WI-FI. Gli utenti della Biblioteca regionale G. Capograssi possono connettersi a internet. La Regione stava violando spudoratamente l’art. 8-bis del Codice dell’Amministrazione Digitale.
La digitalizzazione è un diritto
Il Codice dell’Amministrazione prevede che la connettività alla rete Internet presso gli uffici pubblici e altri luoghi pubblici, in particolare nei settori scolastico, sanitario e di interesse turistico, sia messa a disposizione degli utenti.
Le politiche regionali delle Consigliere Scoccia e La Porta ormai da tempo hanno abbandonato le infrastrutture della cultura presenti in Valle Peligna. L’APC di Sulmona è relegata nella sede INPS, in attesa che vengano elargiti fondi pubblici per sistemare la sede storica di Palazzo Portoghesi. (approfondimento https://marcoalberico.it/valle-peligna-biblioteche-con-strumenti-medievali/).
La testata giornalistica IlGerme aveva contattato la consigliera La Porta chiedendo lumi sulla questione APC e, in particolare, sulla vicenda della mancanza di internet. La Consigliera, trascorsi due mesi, ancora non fornisce nessuna risposta alla redazione de IlGerme (Approfondimento https://www.ilgerme.it/apc-arriva-il-wi-fi-per-un-anno-una-rete-senza-colori-politici/).
Era il 23 febbraio 2022 quando informai, tramite ricorso, il Difensore civico della regione Abruzzo dell’assenza di digitalizzazione nella Biblioteca Regionale “Giuseppe Capograssi” Sulmona. Da quel giorno è proseguito il carteggio, tra me e il Difensore civico, fatto di ricorsi e note per ridare un minimo di dignità agli studenti e alle studentesse della Valle Peligna. Finalmente, mi dicono, l’APC ha una connettività.
Nonostante l’azione pungolatoria del sottoscritto e del Difensore, c’è voluto 1 anno e 7 mesi per installare un semplice WI-FI. Questo è lo stato della politica regionale nostrana. Se non ci fosse stato la nostra “battaglia”, forse ci avrebbero impiegato 10 anni.
Vittoria dei cittadini e sconfitta delle Consigliere regionali
La dirigente del Servizio Beni e Attività culturali Dott.ssa Ester Di Cino e il dirigente del Dipatimento sviluppo economico e turismo Dr. Germano De Sanctis, entrambi funzionari apicali della Regione Abruzzo, in una nota congiunta indirizzata alla mia persona e al Difensore civico Avv. Morra chiedevano: ” con urgenza, al Servizio Informatica e Statistica di intervenire al più presto con una riattivazione di tale necessario servizio in ognuna delle sedi delle Biblioteche e APC regionali, così da poter garantire la massima efficienza di ogni sede regionale, ottenendo la giusta soddisfazione dell’utente finale, oltre che adempiere finalmente ad un obbligo di legge”.
In altre parole, perfino i Dirigenti regionali ci hanno dato ragione. Nonostante le continue richieste redatte da me e dall’Avv. Morra, inoltrate con ogni mezzo al Servizio Informatica e Statistica della regione Abruzzo per ottenere il ripristino della connessione in tutte le biblioteche abruzzesi, non abbiamo mai ottenuto alcuna risposta e, non potendo intervenire direttamente, abbiamo subito le ripercussioni del malfunzionamento in termini di inefficienza del servizio offerto con insoddisfazione degli utenti.
Non ricevendo alcuna risposta dal Dirigente del Servizio Informatica e Statistica, la c.d. “ultima spiaggia” è stato inoltrare allo stesso un accesso civico generalizzato con all’oggetto i dati o informazioni attestanti l’intervento o la pianificazione dell’attivazione del servizio di accesso Wi-Fi per gli utenti dell’Agenzia di promozione Culturale di Sulmona.
Ed ecco che, dopo tanto, arriva la risposta del Dirigente del Servizio Dr. Luciano Cacoccia: “nella seduta dello scorso aprile della V Commissione del Consiglio regionale, è stata approvata la risoluzione che impegna il Presidente della Regione ed il Governo regionale all’attivazione di una infrastruttura Wi-Fi a servizio delle biblioteche regionali. […] il progetto che risulta essere finanziato solo per 12 mesi“.
Ricapitolando, ad oggi gli utenti dell’APC di Sulmona possono connettersi alla rete internet. Tale risultato è stato possibile grazie al progetto Casa Di Vetro che punta a pungolare le Pubbliche Amministrazioni. La sconfitta della politica è sotto gli occhi di tutti, un singolo cittadini ha ottenuto di più delle Consigliere regionali Scoccia e La Porta, da 5 anni ben pagate.
Un’amara riflessione sorge spontanea: visto che i problemi li risolvono i singoli cittadini, se avessimo risparmiato i sontuosi stipendi della Scoccia e La Porta avremmo potuto investirli per i la ristrutturazione di Palazzo Portoghesi, sede storica dell’APC di Sulmona. A voi il calcolo, due stipendi mensili per 5 anni.
L’augurio è che, prima della fine del loro mandato, le Consigliere trovino i soldi e il coraggio di stabilizzare l’attuale digitalizzazione precaria dell’APC di Sulmona.