Il portale trasparenza del Consiglio regionale della Regione Abruzzo ha emesso la sua “sentenza”: se non sei benestante non puoi aspirare alla carica di consigliere. Le situazioni patrimoniali e reddituali dei/delle Consiglieri/e regionali sono pubbliche, andiamo ad analizzare principalmente quelle di Marianna Scoccia (Noi Moderati, ex UDC), Maria Assunta Rossi (FDI) e Antonietta La Porta (Forza Italia, ex Lega).
Le tasche dei Consiglieri della Regione Abruzzo sono piene di titoli di Stato, proprietà immobiliari e redditi da capogiro
La normativa sulla trasparenza, il cosiddetto Freedom Of Information Act, dispone che i titolari di incarichi politici devono pubblicare diversi documenti entro tre mesi dal giorno della proclamazione elettorale. Nel caso della Regione Abruzzo, trascorsi i 3 mesi canonici, i Consiglieri e gli Assessori non avevano adempiuto a tutti gli obblighi di pubblicazione sulla trasparenza amministrativa.
Casa Di Vetro aveva interpellato il Difensore Civico abruzzese sul silenzio rifiuto, non ammesso dalle norme, della Regione Abruzzo sull’accesso civico semplice sull’omessa pubblicazione dei documenti-informazioni-dati, che in base alla normativa vigente sono soggetti a pubblicazione obbligatoria. Ad oggi, dopo aver pungolato la Regione, la trasparenza è “sanata” (approfondimento qui).
Entrando nel merito, dal documento sulla situazione patrimoniale e reddituale della Consigliera Marianna Scoccia risulta un reddito complessivo pari a 109.000 €. Il reddito complessivo della Consigliera Maria Assunta Rossi è pari a 159.000 €, invece quello della Consigliera Antonietta La Porta è di 68.700 €. Insomma, non proprio redditi da ceto medio.
Per quanto riguarda gli investimenti in titoli di Stato o in altre utilità finanziarie detenute anche tramite fondi di investimento, la Rossi detiene ben 20 titoli del mercato monetario. La Consigliera pratolana non ha dichiarato, come richiesto dal documento sulla trasparenza, la consistenza economica dei titoli. Sul punto, Roberto Santangelo, Assessore della giunta guidata da Marco Marsilio, ha specificato il valore del BTP da lui posseduto (15.000 €).
La Scoccia non è proprietaria di titoli azionari. Invece, La Porta è proprietarie di un fondo di 37.500 € e di un investimento assicurativo di 53.300 €.
Probabilmente, la Rossi non ha riportato la consistenza dei suoi titoli per “mancata esperienza” politica (approfondimento qui), ma così ci perde la trasparenza che è il sale della democrazia ed è quindi cosa buona e giusta correggere il documento. La cittadinanza spesso non conosce proprio cosa sono i titoli in oggetto, quindi la trasparenza dovrebbe essere curata al minimo dettaglio.
Passando alle proprietà delle Rappresentanti nostrane, notiamo che la Scoccia non detiene alcun immobile. la Rossi è proprietaria di 8 fabbricati (due in comunione legale dei beni) e di 7 terreni e La Porta possiede 7 fabbricati e 5 terreni (non tutte proprietà piene).
In sostanza, se non si è benestanti è, non impossibile, ma molto difficile accedere a Palazzo dell’Emiciclo. La democrazia abruzzese è in affanno, il potere istituzionale è in mano a chi ha una forte disponibilità economica. Di conseguenza, le classi meno abbienti della popolazione non riescono ad istituzionalizzare le loro esigenze.