A Sulmona c’è il cimitero dei libri dimenticati

Quando una biblioteca scompare, quando una libreria chiude i battenti, quando un libro viene cancellato dall’oblio […]” sono recuperati nella biblioteca del Cimitero dei libri dimenticati. In questo caso, i libri scomparsi non sono quelli antifranchisti, come narrato dal romanziere Carlos Ruiz Zafón. I libri perduti nei meandri amministrativi appartengono al Centro di Educazione Ambientale Barrasso di Sulmona. Una vicenda distopica.

La Sulmona dei libri scomparsi sembra la Barcellona di Zafón

Le richieste di trasparenza presentate al Comune di Sulmona sono due, una depositata il 12 gennaio e un’altra inoltrata il 10 gennaio, e sono finalizzate alla conoscenza delle “dinamiche amministrative in senso stretto e politico-amministrative dietro la chiusura del Centro di Educazione Ambientale “Paolo Barrasso”. Inoltre, perché non è stato più aperto, perché è stato chiuso, che fine hanno fatto le attrezzature tecnico-scientifiche ambientali e i libri della biblioteca del Centro?“.

Non avendo ricevuto risposta, nei canonici 30 giorni, all’accesso civico del 12 gennaio ho presentato e depositato, il 28 febbraio, il Riesame presso gli uffici comunali. Quest’ultimi, pungolati dallo strumento del Riesame, hanno scritto: “è stata fatta richiesta alla Ditta appaltatrice incaricata della gestione dell’archivio comunale di fornire documentazione utile e disponibile concernente il Centro di Educazione Ambientale Barrasso […]” (approfondimento qui).

Ho aspettando invano i documenti da parte della Ditta appaltatrice fino al 10 aprile. In tale data, non vedendo rispettati i diritti sanciti dalla normativa sulla trasparenza, ho protocollato un nuovo, ma identico nella sostanza, accesso civico generalizzato indirizzato ai funzionari comunali e all’Assessore con delega alla cultura Andrea Ramunno. Anche questo non evaso nei 30 giorni ex D.Lgs. 33/2013 e quindi ho presentato il 20 maggio, al Responsabile della Trasparenza di Sulmona, un altro Riesame (approfondimento qui).

La Responsabile della Trasparenza, Dott.ssa Giovanna Di Cristofano, in riscontro al Riesame, scrive: “È stato chiesto a tutti i Dirigenti dell’Ente di verificare nuovamente il possesso di ulteriore documentazione, ma detta richiesta non ha condotto alla acquisizione di nuova documentazione, con la conseguenza che il procedimento di accesso può ritenersi concluso“.

In altre parole, il patrimonio culturale composto dai libri del Centro di Educazione Ambientale P. Barrasso è avvolto dal mistero. I funzionari amministrativi non ne conoscono il destino. Non solo, la risposta fornita dalla Dott.ssa Di Cristofano non è coerente con la risposta fornita dagli uffici di Sulmona, dato che quest’ultimi hanno fatto richiesta alla Ditta appaltatrice incaricata della gestione dell’archivio comunale di fornire la documentazione utile. Sarebbe utile e trasparente conoscere il parere della Ditta appaltatrice, ma attualmente non è stato fornito alla Casa Di Vetro.

A questo punto alcune domande sorgono spontanee: i documenti e i libri dove sono? sono integri o sono lasciati ad ammuffire? Sulla questione urge un intervento del Sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero e dell’Assessore alla Cultura Andrea Ramunno.

il Maestro Zafón, nell’opera L’Ombra Del Vento, ci insegna che “Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un’anima, l’anima di chi lo ha scritto e di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie a esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza“. Casa Di Vetro andrà avanti finché tutte le anime smarrite non verranno riposte negli scaffali di una biblioteca.

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